Tragedia sulla strada provinciale 26: la procura di Lodi apre un fascicolo per omicidio colposo

Cavenago d’Adda Disposta l’autopsia sul corpo di Mauro Tresoldi, morto a 56 anni

La Vespa era la sua passione e proprio in sella allo scooter che lo aveva portato in mezzo mondo, Mauro Tresoldi ha trovato la morte, in un terribile schianto frontale con un furgone.

L’incidente è avvenuto venerdì mattina intorno alle sei in territorio di Cavenago, sulla strada provinciale 26, nel tratto che corre parallelo alla discarica. Tremendo l’impatto, che non ha lasciato scampo a Tresoldi, 56 anni, che per anni ha vissuto a Turano prima di trasferirsi a Castiglione. I sanitari della Croce Rossa e dell’automedica hanno provato a lungo a rianimare l’uomo, ma inutilmente. Troppo gravi le ferite riportate a seguito dello scontro con il furgone mentre con la sua inseparabile Vespa Px rossa, agghindata con peluche, bandiere e adesivi, testimonianze delle sue imprese motociclistiche, stava raggiungendo Lodi, dove lavorava come cancelliere in tribunale. Oltre all’attività professionale, numerose sono da ricordare le sue attività benefiche e di volontariato. Cosa sia successo lungo il tratto rettilineo della provinciale al confine con San Martino lo chiariranno solo le indagini dei carabinieri di Lodi, con un fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica per omicidio colposo. Dai primi riscontri, emergerebbe che potrebbe non essere stato il furgone a deviare. In zona c’era nebbia, in quel momento, questa potrebbe essere la causa dell’impatto, oppure un malore. Circostanze che il pm di turno, Alfonso Serritiello, ha deciso di chiarire, disponendo anche l’autopsia sul cadavere, mentre è stato sentito, venerdì pomeriggio, il conducente del furgone. Il corpo di Tresoldi è stato trasportato al centro di medicina legale di Pavia in attesa dell’esame autoptico.

Il 64enne di Lodi alla guida del Renault Trafic che procedeva lungo la direzione opposta è rimasto illeso: sotto shock, durante i rilievi ha più volte ripetuto ai carabinieri di essersi trovato davanti la Vespa cercando di evitare l’impatto senza però riuscirci. L’uomo è un infermiere in pensione molto conosciuto per la sua indole generosa. Sull’asfalto, dove sono schizzati pezzi della moto, erano ancora evidenti nella nebbia calata improvvisamente su Cavenago intorno alle 7 i segni freschi della frenata del furgone completamente sfondato nella parte frontale sul lato guidatore. Il mezzo, così come lo scooter di Tresoldi, sono stati posti sotto sequestro della autorità e rimossi dal soccorso stradale Baggi. La provinciale 26, che ha visto oltre a quello dei carabinieri della stazione di Cavenago anche l’intervento dei vigili del fuoco negli attimi più drammatici dei soccorsi per mettere in sicurezza i mezzi e illuminare a giorno la zona, è rimasta chiusa per più di quattro ore al traffico, con la circolazione deviata sulla via Emilia sia per chi proveniva da Lodi sia per chi arrivava dalla Bassa.

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