
Strade fantasma, ma ancora percorribili per i navigatori nel Lodigiano
VIABILITA’ Il “sentiero” indicato come transitabile a un corriere poi finito nel nulla lungo la tangenziale di Lodi non è l’unico caso
Il progresso le ha rese inutili e desuete, ma nei sistemi di tracciamento satellitare compaiono ancora come percorribili, anche se di fatto non portano da nessuna parte se non, come in alcuni casi, ad una violazione del codice della strada. Sono le vie, i percorsi, le mulattiere, le strade bianche di una volta che oggi sono state soppiantate da comodi e livellati percorsi asfaltati a doppio senso di marcia. Il caso del furgone Amazon persosi nei meandri del Pulignano ha riacceso i riflettori su questo fenomeno che vede le tecnologie e i sistemi di geolocalizzazione, che alimentano navigatori e mappe stradali digitali, non tenere il passo con quella che è la realtà delle strade percorse ogni giorno da migliaia di auto, camion, furgoni, motorini e autobus. Domenica mattina il fattorino Amazon, che stava lavorando per consegnare a domicilio la merce ordinata con un clic dai clienti del sito di spedizioni Usa, s’è perso in un campo: convinta di stare seguendo la strada giusta che l’avrebbe portata a sbucare sulla vicina tangenziale, la persona al volante, superata via Cavalieri di Vittorio Veneto, è finita con le quattro ruote su una strada bianca senza sbocchi e da lì non è più riuscita a fare inversione. Un vicolo cieco che ha portato il corriere ad abbandonare il mezzo tra i campi e ad alterare la tabella oraria delle consegne previste per quel giorno. Ma questa non è l’unica situazione, nel Lodigiano, in cui la fallacia dei navigatori porta i guidatori a prendere strade che non dovrebbero.
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