Stop all’accesso libero al mercoledì,
all’anagrafe di Lodi si entrerà solo su appuntamento

UFFICI PUBBLICI Previsto l’obbligo di prenotazione per ridurre code e garantire la privacy degli utenti

Niente più accesso libero all’ufficio anagrafe, neanche il mercoledì, unico giorno rimasto in cui era possibile rivolgersi all’ufficio senza aver prenotato. Troppe code e lunghe attese e anche zero privacy, perché gli spazi non la rendono possibile. E allora si cambia, inserendo l’obbligo di appuntamento anche nella giornata del mercoledì. È la scelta intrapresa dall’amministrazione Furegato sulla riorganizzazione dell’ufficio anagrafe e al centro di un decreto sindacale, che di fatto riscrive il funzionamento di uno dei servizi più frequentati dai cittadini eliminando l’accesso libero. La novità sarà in vigore già dal prossimo mercoledì, ma visto che il cambiamento insiste su un’abitudine consolidata legata al libero accesso nella giornata di metà settimana ci saranno alcuni mesi di “tolleranza”, per far circolare il più possibile l’informazione. «È un cambiamento che ha già preso piede in molte città dal Covid in poi e che non riguarda solo gli uffici comunali, ma anche altri servizi che hanno sportelli aperti al pubblico - spiega la vicesindaca Laura Tagliaferri, assessore con delega ai servizi al cittadino - : siamo stati sempre un po’ restii ad attuare questo cambiamento a fronte dell’abitudine consolidata esistente in città, ma monitorando il servizio ci si è resi conto che questa modalità è inefficiente perché si creano lunghe code e conseguenti attese dei cittadini che generano malumori e manca la privacy, perché gli spazi dell’ufficio anagrafe non consentono di preservarla. Con l’organizzazione su appuntamento, non ci sono attese e anche il riscontro dall’utenza è positivo». La scelta quindi è motivata dalla volontà di «migliorare il servizio per l’utenza, la qualità della vita dei lavoratori perché quando ci sono molte persone in coda e si creano malumori, non ci sono condizioni funzionali, oltre per garantire il rispetto della privacy - prosegue Tagliaferri - : ovviamente prenderemo tutte le precauzioni necessarie a far sì che il passaggio avvenga in modo graduale e ci sarà una fascia di tolleranza di un paio di mesi per fare in modo che l’informazione arrivi a tutti». Tra le garanzie anche quella che permette di avere un aiuto nella prenotazione dell’appuntamento, per chi non è avvezzo a districarsi con gli strumenti digitali. «Già per la prenotazione delle carte di identità abbiamo dismesso l’utilizzo del portale ministeriale perché richiedeva l’accesso con Spid per adottare un’agenda interna più agile e semplice, che richiese solo l’inserimenti di pochi dati - chiude Tagliaferri - : in ogni caso sarà sempre possibile rivolgersi all’Urp o alla portineria di piazza Mercato per chiedere un supporto nel fissare gli appuntamenti».

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