Si rompe l’aria condizionata a Santa Chiara: coinvolti dai disagi 35 anziani

LODI La dirigenza corre ai ripari acquistando ventilatori e condizionatori portatili

Sono stati necessari 22 ventilatori a piantana e 17 condizionatori portatili, acquistati d’urgenza, per correre ai ripari. Inoltre, sono stati attuati altri accorgimenti, come il trasferimento degli ospiti nelle ore più calde e le cene fredde, richieste dagli stessi. La casa di riposo della Fondazione Santa Chiara onlus alle prese con la rottura di un’unità dell’impianto di condizionamento. A risentirne, 35 ospiti dei 268 presenti, in particolare nei reparti Tulipani C e Ginestre. «Tra aprile e maggio abbiamo realizzato tutti gli interventi per verificare il funzionamento dell’impianto e investito 100 mila euro per sostituire due unità con macchinari avanzati», spiega il presidente del cda, Antonino Pisana. I nuovi macchinari sono entrati in funzione a giugno, servendo la palazzina Marzagalli e i reparti Gigli, Mimose, Tulipani A e B, il centro diurno e la palestra. I test sui 25 macchinari restanti sono risultati positivi, ma al momento dell’avvio si è registrata un’avaria a una delle unità, causata dalla rottura della scheda elettronica. «Il produttore non aveva disponibilità immediata del ricambio e abbiamo subito preso provvedimenti, acquistando 22 ventilatori e 11 condizionatori portatili, investendo oltre 5 mila euro. Gli ospiti dei due reparti sono stati trasferiti nelle zone refrigerate nelle ore più calde e sono stati serviti pasti freddi per cena come richiesto», prosegue Pisana. La temperatura è stata monitorata con bollettini quotidiani. Grazie agli acquisti di emergenza, nel pomeriggio la temperatura registrata è stata di 27 gradi nel reparto Tulipani C e 28 nel reparto Ginestre, vicina ai 26 gradi previsti dal protocollo sanitario. «Siamo consapevoli dei disagi iniziali e dispiaciuti, sebbene causati da fattori esterni alla nostra volontà», aggiunge Pisana. La nuova scheda, arrivata nel frattempo, non è stata riconosciuta dal sistema, quindi il problema persiste e sono stati acquistati altri 6 condizionatori. «Pur non essendo al 100 per cento, il clima è accettabile, come confermato dall’ispezione con il direttore generale e il vicepresidente. Confidiamo di risolvere definitivamente il problema nei prossimi giorni» conclude Pisana. Anche gli uffici, compreso quello della direzione, sono senza aria condizionata, ma «tutte le risorse sono finalizzate agli ospiti».n.

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