SANT’ANGELO Recensione sotto accusa, la Procura potrebbe sentire gli influencer

Ipotesi di propaganda a fini discriminatori: la donna era vittima

Dopo un inseguirsi di indiscrezioni nei giorni scorsi i carabinieri hanno messo un punto fermo su quanto accaduto sabato: Giovanna Pedretti era stata invitata a presentarsi in caserma a Sant’Angelo, come ha poi fatto nel pomeriggio, come “persona informata sui fatti” nelle indagini immediatamente avviate dalla Procura di Lodi allo scopo di risalire all’autore della recensione che criticava la presenza di “gay” e “un disabile” nella pizzeria Le Vignole, per l’ipotesi di reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa. Reato di cui anche lei come conduttrice del ristorante può essere considerata persona offesa. Un’audizione durata pochi minuti, e che secondo l’avvocato Simona Callegari che ora segue la famiglia della ristoratrice trovata domenica senza vita nel Lambro non può che essere stata serena, osserva il legale alla luce dei suoi contatti professionali con l’Arma barasina. In questa deposizione, la Pedretti confermava che la recensione che a suo dire era comparsa su Google era proprio quella che poi lei aveva rilanciato e criticato su Facebook, indicando anche come autore, secondo lei, un cliente che sarebbe andato due volte a distanza di mesi nel suo locale, ma sostenendo di non essere in grado di identificarlo.

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