Prove di maggioranza “Ursula” per la Provincia di Lodi, ma la strada resta ancora lunga

POLITICA In consiglio per il presidente Santantonio il primo voto di Pd e Fratelli d’Italia insieme

Il Presidente Santantonio ottiene in consiglio provinciale il primo voto di Pd e Fratelli d’Italia insieme, oltre a quello della sua compagine Lodigiano Terra Nostra Insieme. La strada per una maggioranza Ursula di stampo europeo, a larghe intese, resta però lunga. Il capogruppo del centrosinistra Osvaldo Felissari usa l’immagine dei cerchi concentrici per descrivere il sostegno all’azione del presidente, rivendicando la centralità del Pd «presenza genetica di questo progetto politico», e relegando invece l’attuale consenso di Fratelli d’Italia nel cerchio più largo, «quello del ravvedimento dopo due anni e mezzo di opposizione» Ma il presidente Santantonio non ha dato indicazione di quale sarà il perimetro della sua giunta, se quello più ristretto con il solo Pd o quello più largo anche con Fratelli d’Italia, e non ha ancora assegnato deleghe. Scontate le posizioni di Lodigiano Terra Nostra Insieme a sostegno del presidente e della Lega all’opposizione.

Ieri sera a palazzo San Cristoforo è andato in scena il primo consiglio provinciale dopo le elezioni di secondo livello, tenute a fine settembre. Dopo la convalida degli eletti, Fabrizio Santantonio ha esposto l’aggiornamento delle linee di mandato tratteggiando il punto a cui sono arrivati due anni e mezzo di lavoro in provincia e gli obiettivi per i prossimi due, dandosi come filosofia «la difesa di quelle peculiarità identitarie che furono alla base della volontà stessa di creare la provincia di Lodi differenziandosi 32 anni fa dall’ambito metropolitano».

L’esposizione è stata quindi ripresa dal suo gruppo consiliare Lodigiano Terra Nostra Insieme, che ha proposto a sorpresa con il capogruppo Mauro Salvalaglio un ordine del giorno chiedendo il voto unitario di tutto il consiglio sulle politiche territoriali da sviluppare, rafforzamento della struttura dell’ente, promozione di servizi di rete per i Comuni, conclusione degli strumenti di pianificazione (Piano Territoriale, Piano Cave, Piano di Protezione Civile, Piano di mobilità sostenibile), tutela di ambiente e paesaggio, riqualificazione delle scuole, programmazione delle manutenzioni di strade e ciclabili, promozione culturale, difesa dei servizi territoriali essenziali.

L’ordine del giorno ha incassato il sì convinto di Lodigiano Terra Nostra Insieme, quello di Fratelli d’Italia («perché nelle linee generali sovrapponibile al programma con cui ci siamo presentati alle elezioni provinciali» ha detto Giulia Baggi) e del Pd («perché è nel solco dei due anni e mezzo di mandato precedenti», ha ribadito Osvaldo Felissari), con la sola Lega contraria («perché non si può chiedere unità al consiglio presentando un ordine del giorno non concordato» ha commentato Cristiano Devecchi).

La nuova consiliatura nasce quindi con un consenso generalizzato sul programma da parte degli amministratori civici e di Forza Italia riuniti nel gruppo Lodigiano Terra Nostra Insieme, di quelli del Pd e di Fratelli d’Italia, con la sola Lega all’opposizione, come già annunciato, «pronta a votare responsabilmente i provvedimenti che vanno a vantaggio del territorio, a patto di cambiare marcia» come sottolineato da Francesco passerini. Resta ora da capire chi declinerà in concreto le azioni di governo attraverso le deleghe operative.

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