Piscina Ferrabini, spuntano imprevisti e i tempi della realizzazione si allungano

LODI Sono in corso una serie di verifiche su alcune strutture, cronoprogramma da rivedere

Nello scenario di oggi ci sono nuove “gabbie”, i ponteggi che avvolgono parte delle vecchie strutture, lasciate con le demolizioni a metà del precedente appalto finito in paralisi. Tra via Ferrabini e il parcheggio nei pressi del Fusion, il blu dei teli e l’arancio delle reti di cantiere colorano l’orizzonte. All’interno si lavora per il consolidamento, con l’obiettivo - definito sin dall’inizio della progettazione - di recuperare quanto più possibile delle opere già svolte per la rinascita del sito. All’orizzonte però ci sono anche lavori imprevisti e in particolare la demolizione e la ricostruzione di un cunicolo intorno alla vasca adulti: operazione complessa e che non era prevista a progetto. Con una perizia di variante da mettere a punto e il cronoprogramma da rivedere.

Lavori in corso, e anche imprevisti da affrontare, nel cantiere per la rinascita dello storica piscina Attilio Concardi di via Ferrabini. In agenda c’è un progetto da 3,5 milioni di euro per riscrivere la storia dell’impianto chiuso da dieci anni, già oggetto di un precedente appalto - da circa 1 milione di euro - per il restyling delle vasca e degli impianti, portato avanti dall’amministrazione Casanova, ma poi finito nel braccio di ferro tra Comune e impresa e rimasto incompiuto.

Dopo avere recuperato l’area nella disponibilità del Comune, con un accordo con l’impresa, è partito l’iter per la ri-progettazione, in cui l’impianto è stato completamente ripensato. Nel progetto è stata raddoppiata la superficie rispetto all’attuale - con l’annessione di un’area golenale da 6200 metri quadrati, da rendere zona solarium e relax - , accanto al recupero delle vasche, c’è anche l’incremento dei servizi, con la creazione di un’area tutta dedicata allo sport tra campi da beach volley e padel. Con la gara di affidamento dei lavori, aggiudicati alla Ricci spa di Roma, è partito il recupero, che prevede sei mesi di intervento, con una riduzione di tre mesi sul tempo definito da progetto, messo sul piatto dall’azienda in sede di gara, ma i lavori non finiranno a fine ottobre come previsto. In queste ultime settimane sono state effettuate una serie di verifiche di tenuta, sia sul bar, sia sugli spogliatoi e i magazzini, ed è in corso il lavoro di consolidamento. Solo nelle prossime settimane si inizierà il rifacimento delle vasche. In particolare per la vasca grande è emersa la necessità non prevista a progetto di demolire e riscoprire il cunicolo che circonda la vasca. Ora si procederà, come spiega il Broletto, con un ordine di servizio, ma sarà comunque necessario mettere a punto una variante progettuale, con una variazione dei costi - sempre però all’interno del quadro economico dell’opera - e il cronoprogramma da modificare.

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