PALIO DI LODI «Servono giovani per continuare la tradizione»

Appello dal patron della manifestazione, la guida della Wasken Boys Gigi Bisleri

La 36esima edizione del Palio di Lodi viaggia su due linee parallele. Da una parte, nel corso dell’assemblea in preparazione del grande evento di domenica 1 ottobre, i rappresentanti dei rioni hanno già dato fuoco alle polveri, con gli animi che si sono scaldati in fase di lettura del regolamento. Dall’altra, invece, c’è il timore che dall’esterno, ossia dalla cittadinanza, questa iniziativa nata nel 1986 grazie ad una idea dell’associazione lodigiana Wasken Boys possa essere snobbata e relegata ad una tradizione secondaria. «Noto sì interesse, ma non entusiasmo per questa manifestazione che compie 36 anni - tuona il patron Wasken Gigi Bisleri -. Siamo diventati quasi vecchi. Se nei prossimi tempi non avverrà un ricambio generazionale si rischia di vedere scomparire questo evento simbolo della città». Bisleri poi se la prende con l’assente Porta Regale, uno degli 8 rioni che quest’anno prenderanno parte all’evento che si svolgerà il piazza della Vittoria: «Il Palio deve essere la manifestazione forte dell’unità della città, e dei rioni che rappresentano un intero quartiere. Non essere presenti alla riunione di vigilia della manifestazione è una mancanza di rispetto. Rimetto la decisone finale nelle mani del comitato organizzativo, ma per me il rione di Porta Regale è escluso dall’edizione 2023».

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