Martedì 18 febbraio sul «Cittadino» il racconto della pandemia grazie ai suoi protagonisti

La necessità di ricordare un’esperienza che deve lasciare un’eredità importante

Lodi

Cinque anni, un anniversario “tondo”, come si è soliti dire nelle redazioni giornalistiche, che non può non essere “celebrato”. Ma la pratica del ricordo, in questo caso più che mai, non deve essere una sterile rievocazione di quanto accaduto quel 20 febbraio 2020. Perché non si è trattato di un singolo episodio ma è stato un accadimento storico che ha dato il via a un lungo periodo di lotta e sofferenza che ha coinvolto in primis il Lodigiano, poi l’intero Paese e, non è una banalità in questo caso, il mondo intero.

E allora come ricordare? E soprattutto che cosa ricordare?

Cinque anni sono solitamente un lasso di tempo sufficiente per tracciare un bilancio complessivo di un’esperienza.

Non nel caso del Covid. Perché, per ovvie ragioni dettate dal voler voltare pagina, il nostro territorio sembra aver voluto dimenticare troppo in fretta.

E allora il ricordo deve trasformarsi anzitutto nel riconoscimento di un’eredità che ci dobbiamo portare appresso per evitare di ripetere gli errori del passato. E lo sappiamo tutti che in un’emergenza si possono anche compiere dei grossi sbagli.

E allora la lettura di quei giorni di un fine febbraio “quasi primaverile” devono diventare una presa di coscienza di tutti noi per rendere l’oggi più vivibile e più umano.

Il nostro giornale, come cerca di fare in tante occasioni, vuole tentare di dare il proprio contributo, facendo “parlare” quattro protagonisti che hanno attraversato la bufera: il sindaco di Codogno Francesco Passerini, il parroco di Casalpusterlengo don Pierluigi Leva, la nostra giornalista Cristina Vercellone che ha dato la notizia per prima e quell’infermiera di Codogno, Cinzia Rocchetto, che in una fotografia simbolica chiude la porta dell’ospedale a poche ore dalla scoperta del primo caso. Troverete le loro interviste sull’edizione di martedì 18 febbraio e il video completo sul nostro www.ilcittadino.it.

© RIPRODUZIONE RISERVATA