«Manda lettere dal suo legale»:
le opposizioni contro l’assessore Luca Scotti

Lodi Le opposizioni sollevano il caso delle convocazioni tramite avvocato

Lodi

«Uno dei metodi peggiori per tentare di intimidire e ridurre al silenzio i cittadini che esprimono opinioni e commenti».

Nuovo capitolo nell’affaire Scotti denunciato ieri dalle opposizioni. «Diversi cittadini», spiega Giusy Molinari (Gruppo Misto), firmataria dell’interrogazione che ha aperto la vicenda, «si sono visti recapitare convocazioni dal legale dell’assessore Scotti per una procedura di mediazione a causa di dichiarazioni su Facebook, con incontro già fissato sulla piattaforma Zoom. Una procedura che lascia basiti, sembra tesa a generare preoccupazione e a intimidire i cittadini. Inoltre, tra i coinvolti ci sono persone lontane dalla politica. Non entro nel merito delle dichiarazioni dei cittadini, ma in caso si fa una querela sarà un giudice a decidere. Il metodo scelto è inaccettabile». Molinari aggiunge: «Stiamo cercando di capire quante persone siano coinvolte e siamo a disposizione per dare supporto, anche legale. Valuteremo poi come procedere istituzionalmente».Eleonora Ferri (Lega) parla di «un’azione vergognosa contro i cittadini lodigiani». «Oltre a essere in torto per aver violato la normativa, l’assessore ha aggiunto di non conoscerla, cosa gravissima. La città gli ha chiesto di andarsene, i cittadini hanno commentato sui social il suo operato e lui ha deciso di inviare convocazioni per mediazione legale per diffamazione. Con questa azione vuole impaurire i cittadini lodigiani per evitare altri commenti. Ci chiediamo come possa continuare a svolgere il suo ruolo. Il sindaco dovrebbe intervenire, ma in modo diverso rispetto all’ultima volta in aula».Secondo Giulia Baggi (Fratelli d’Italia), «la bocciatura della mozione di sfiducia è stata una grave occasione persa per ribadire la priorità della trasparenza e del rispetto delle regole». «Un altro risvolto preoccupante è l’invio, da parte dell’assessore tramite legale, di lettere di mediazione civile per danni da diffamazione a cittadini che hanno espresso dissenso sui social: un comportamento che rischia di allontanare ancora di più la politica dalla comunità che dovrebbe rappresentare».Gianmario Invernizzi (Sara Casanova Sindaco) definisce l’atto «squallido e inopportuno». «Nelle sue condizioni, dopo quanto accaduto, avrei volato basso. Invece continua a voler essere protagonista, ma ha scelto un suicidio politico».

Molinari aggiunge: «Parliamo dello stesso assessore che aveva giudicato la precedente giunta come quella di “nani e ballerine”».Lorenzo Maggi (Il Broletto con Maggi) giudica la vicenda «inaccettabile» e il «peggio di quanto visto finora». «La querela è un mezzo legittimo, ma non dovrebbe essere usato da un politico salvo accuse di reati gravissimi. Siamo di fronte a uno dei metodi peggiori per intimidire cittadini che esprimono commenti e opinioni. Magari sono state usate espressioni che magari non avrei mai usato, ma rivolgersi a metodi giuridici è inqualificabile. Inoltre, testimonia uno stile incompatibile con quello del sindaco, che mai si sognerebbe di prendere un’iniziativa simile». Maggi ha annunciato che è in corso di valutazione una nuova mozione di sfiducia da protocollare, alla luce di quanto accaduto. «Invito però il sindaco a fare ciò che avrebbe dovuto fare tempo fa, ovvero permettere all’assessore di concentrarsi solo sulla sua attività professionale. La città ne avrebbe beneficio».

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