
LODIGIANO In aumento i casi di dipendenze, boom per i pazienti con ludopatia
L’onda lunga della pandemia si fa sentire anche per i più giovani: nel 2023 sono state 1529 i soggetti presi in carico
Alcol, fumo, gioco d’azzardo e sostanze stupefacenti.
Il mondo delle dipendenze è costellato di insidie nelle cui grinfie, spesso e volentieri, a finirci sono anche gli adolescenti, ma non solo. Sono stati 1529 i soggetti presi in carico nel 2023 dal SerD, il servizio per le dipendenze dell’Asst di Lodi, «il 5 per cento in più rispetto all’anno 2022», come sottolineato dalla responsabile, la dottoressa Concettina Varango.
«Di questi 1529, 464 sono stati gli individui che hanno manifestato per la prima volta queste tipologie di problemi - indica Varango -. Sul totale di 1529, considerando che un soggetto può essere affetto da più dipendenze, 997 sono stati i casi di tossicodipendenza, 272 nuovi, 725 già in trattamento o rientrati a seguito di ricadute o drop out. Per gli alcolisti parliamo di 344 individui, di cui 109 nuovi». Rispetto al dato del 2022, nel 2023 le dipendenze da alcol hanno avuto un balzo del 4 per cento. È questa la voce che ha fatto registrare il maggiore scarto.
«A seguire il fenomeno del gioco d’azzardo, con 81 soggetti coinvolti, poi 49 tabagisti e 12 persone coinvolte in altri tipi di patologie», precisa Varango. Ma il dato più allarmante, e che per la dottoressa è direttamente collegato con gli effetti della pandemia «la cui onda lunga si sta facendo sentire proprio ora» è quello che riguarda i giovani tra i 16 e i 20 anni: «Nel 2022 i giovani coinvolti in episodi di dipendenza da alcol, da gioco o da sostanze erano 32. Oggi invece sono 92». Un fenomeno, quello delle scommesse, legato anche al diffondersi di piattaforme online facilmente raggiungibili dall’utente. «Il gioco d’azzardo online, le scommesse legate al mondo del calcio, i casinò virtuali. Dopo il periodo Covid c’è stato un boom di casi - specifica Varango, aiutata dalla collega dottoressa Giuliana Ravizza -. Questo tipo di afflizione è per certi versi difficile da bloccare sul nascere, perché al contrario di molte altre non crea manifestazioni fisiche come possono essere quelle per abuso di alcol».
C’è poi tutto l’aspetto riguardante le sostanze stupefacenti: «Dal fentanyl che sta spopolando negli Usa, all’ossicodone fino alla morfina in compresse. Ma la sostanza tra le più diffuse è la cannabis. Attenzione però anche ai cannabinoidi sintetici e ai catinoni, sono sostanze che portano a degli agiti psicomotori importanti con anche stati di allucinazioni che sfociano in quadri clinici severi».
Un mondo sempre più difficile dove le dipendenze sono una realtà ben nota e assai diffusa.
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