Lodi, violenze in famiglia: padre condannato a cinque anni

Denunciato dalla moglie: «Mi costringeva anche a lavargli i piedi ogni sera»

Un quarantenne albanese è stato condannato in primo grado dal tribunale di Lodi a 5 anni di carcere e a un risarcimento di 50mila euro a favore della moglie, una connazionale che ha già ottenuto la separazione, e anche a favore dei loro figli, che secondo l’accusa avevano assistito numerose volte a episodi di violenza dell’uomo nei confronti della consorte. A documentare le botte, tre referti medici per prognosi sempre inferiori ai dieci giorni, il primo risalente al lontano 2013. Ma a sostenere la tesi accusatoria, sono arrivate anche le testimonianze di vicini che sentivano la donna piangere e chiedere aiuto, e quelle di militari che, nel maggio del 2020, arrivati alla casa coniugale per notificare all’uomo un divieto di avvicinamento, non l’avevano trovato (sembra si fosse nascosto in casa, con la moglie che aveva paura a rivelarlo) ma avevano notato che la donna aveva le braccia piene di segni viola, riconducibili a percosse. La corte presieduta da Angelo Gin Tibaldi ha ritenuto credibili le drammatiche testimonianze della donna, tra le quali anche la circostanza che il marito sistematicamente, quando rincasava la sera, la obbligava a lavargli i piedi in segno di devozione. Costituita parte civile con l’avvocato Donatella Di Leo di Cassano d’Adda, la donna è scoppiata in lacrime alla lettura della sentenza, quindi il padre l’ha abbracciata a sua volta commosso: «Perché hai sopportato così tanto»?

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