LODI VECCHIO In tribunale il “sistema Plozzer”: «Una rete di società per le fatture false»

Contestata un’evasione fiscale per 20 milioni di euro. Nel 2020 in 5 erano finiti agli arresti e c’è l’ulteriore accusa di camionisti sfruttati

È una lotta contro il tempo, perché alcuni degli episodi contestati risalgono ormai al 2011 e 2012, ma è finalmente entrato nel vivo in tribunale a Lodi il processo per il “caso Plozzer”, con 16 imputati, a vario titolo, per 29 diversi capi d’imputazione, per alcuni anche aggravati dall’ipotesi dell’associazione a delinquere. L’operazione del Gruppo di Lodi della guardia di finanza aveva fatto clamore perché, partendo da operazioni fiscali sospette, a un certo punto i militari avevano interrogato un camionista che aveva aperto il “vaso di Pandora” di pressioni sui conducenti per arrivare prima, per aggirare i limiti di ore di guida controllati dai cronotachigrafi, e in un quadro che secondo la Procura di Lodi era ricattatorio perché c’era un ampio ricorso ai contratti a termine. Una confidenza che aveva poi trovato diversi riscontri, secondo l’accusa, anche attraverso il ricorso a intercettazioni. E quindi all'ipotesi di reato di sfruttamento del lavoro, che da sola può costare fino a sei anni di carcere.

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