LODI Urla e insulti, scoppia la bagarre:
l’opposizione abbandona l’aula

In discussione il provvedimento sulla partecipazione dei cittadini

Il cappello sul provvedimento, a fine seduta, quando è tornata la quiete in un’aula a ranghi ridotti, lo ha messo il sindaco. E non poteva che essere così, perché, come ha ripetuto il primo cittadino Andrea Furegato in aula, «come giunta abbiamo creduto tanto» a un provvedimento che «impatta sulla vita amministrativa del nostro comune» sì, ma «si ispira ai modelli più avanzati in essere» e «crediamo che sia uno dei segni che questa amministrazione potrà lasciare alla città». Questa la fine, poco prima del voto che ha consegnato il regolamento alla città con 19 voti a favore e 2 astenuti, dai banchi della civica Sara Casanova Sindaco. In mezzo però ci sono stati urla dai banchi, richieste di contegno dai banchi della presidenza, e l’abbandono della seduta da buona parte dell’opposizione. Bagarre in aula, giovedì sera, all’inizio del punto dedicato alla discussione del nuovo regolamento sulla partecipazione dei cittadini, presentato poi dall’assessore alla partecipazione Mariarosa Devecchi, che ha lavorato con la collega di giunta Manuela Minojetti, assessore con delega anche al Coordinamento per l’Attuazione del programma. La contestazione, partita da Lorenzo Maggi ( Il Broletto con Maggi ) non era sul merito del provvedimento, quanto sulla forma della delibera, «lasciata in bozza». Se il segretario comunale ha sottolineato come il contenuto della delibera fosse comunque chiaro, a parlare di una delibera «invotabile» anche Giulia Baggi (Fratelli di Italia). Bocciata la mozione d’ordine per il rinvio di Maggi, che ha poi abbandonato l’aula, seguito anche da Baggi e dalle consigliere dei banchi Lega, con la capogruppo Eleonora Ferri che ha annunciato la scelta prima di far scoppiare la bagarre in aula urlando di non voler essere presa in giro. Nel mirino l’assessore Piacentini - accusato di far salutato con la mano all’annuncio, anche se lui ha parlato di gesto involontario - , ma la miccia si è poi estesa a diversi banchi del consiglio, costringendo il presidente a chiedere contegno ai consiglieri, sospendendo la seduta e togliendo la parola a tutti. Rimaste in aula per l’opposizione solo Mariagrazia Sobacchi ed Elena Maiocchi (Sara Casanova Sindaco), da Maiocchi è arrivato poi l’invito a «richiamare tutti i gruppi al contegno» al presidente Antonio Uggè, che ha ribadito la necessità di esprimere la propria opinione nei limiti della «continenza materiale e sostanziale», mentre Michele Merola (Pd) si è scusato in aula per i toni. La seduta ha portato comunque al varo di un provvedimento «che permetterà ai cittadini attraverso varie forme a esprimere le proprie potenzialità, ma anche trovare risposte ai propri bisogni, fossero anche quelli di condivisione» ha chiarito l’assessore Devecchi, salutato con favore dai banchi della maggioranza, per voce dei consiglieri Alessandro Martino ( Buongiorno Lodi ) e Silvana Cesani ( Lodi Comune Solidale ) che ha ripercorso tutto il percorso fatto in un anno in termini di partecipazione, Antonello Nardone (Partito democratico), per un «provvedimento che è espressione di questa maggioranza».

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