Lodi, la Soprintendenza di Genova ha bloccato l’esportazione di due quadri attribuibili a Callisto Piazza

Ma la proprietaria, una commerciante fiorentina, fa causa e in primo grado ha vinto

Primi tre anni di battaglia legale tra la proprietaria, una commerciante fiorentina, e il ministero dei Beni culturali per l’esportazione di due dipinti a tempera attribuibili a Callisto Piazza, quotati 50mila euro, che si trovano in Liguria La sentenza di primo grado del Tar di Genova ieri mattina ha dato ragione alla proprietaria, riconoscendo che la “coppia di dipinti raffiguranti Santa Apollonia e San Lorenzo” non abbia al momento referenze sufficientemente certe né per essere attribuite a Callisto, piuttosto che all’anonimo veneto “maestro dei Dodici apostoli”, né per collocarle “in un insieme disgiunto ma comunque ricostruibile attribuito all’ambito di Callisto Piazza, se non proprio alla sua mano”. Secondo i giudici amministrativi mancherebbe quindi prova di quelle caratteristiche di unicità delle opere che renderebbero il trasferimento dei due quadri all’estero un danno irreparabile per il patrimonio artistico nazionale, ai sensi della circolare ministeriale 537 del 2017 che detta le linee per i pareri di “libera circolazione”.

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