LODI Sette ricoverati con il Covid nel Lodigiano. Pesa la nuova variante Eris

Cinque pazienti all’ospedale di Lodi e due a Codogno

I casi di Covid, pochi ma in crescita, anche a causa della nuova variante Eris, altamente contagiosa. La guardia, nonostante le regole si siano ridotte, non andrebbe mai abbassata e, come dice il primario di malattie infettive dell’Asst di Lodi Angelo Regazzetti, laddove non arriva la norma dovrebbe arrivare il buon senso. Attualmente, le persone ricoverate per Covid, negli ospedali lodigiani sono 7. Gli accessi in pronto soccorso sono aumentati; anche se, al momento, i casi non sono gravi sono in crescita- «L’Rt è superiore a 1 - spiega Regazzetti -, la diffusione è cresciuta. In estate, paradossalmente, il rischio aumenta più che in primavera, perché si cerca il locale al chiuso con l’aria condizionata e il virus circola. È evidente che l’infezione attuale, con la variante Eris predominante, abbia una elevata contagiosità e non ci sono regole per far fronte a queste piccole ondate. Si sta al chiuso sui mezzi di trasporto, nei ristoranti con l’aria condizionata, nei bar, nei locali per il tempo libero e l’infezione circola di più». Un altro problema, continua il medico, è legato alla «riduzione degli accertamenti. Adesso quando uno ha il mal di gola non fa più il tampone e quindi se è positivo contagia gli altri. La circolare ministeriale dice che non è più necessario l’isolamento e il cerchio si chiude. La mascherina in alcuni casi andrebbe indossata ancora. Come dicevano gli anziani, “se la norma non lo dice è il buon senso che lo suggerisce”. In Italia, invece, accade il contrario: se la norma è disattesa, il normatore declassa la regola».

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