LODI Senzatetto che dormono ai Giardini Barbarossa, una tendopoli notturna tra gli alberi

I servizi di accoglienza non bastano per tutte le realtà del territorio

Non solo il ponte fa da tetto e casa a chi non ce la fa, ma anche le panchine dei giardini Barbarossa del capoluogo. Sono tornati ad essere abitati dalle persone più povere. Basta girare di sera per accorgersene. Nel corso degli anni hanno costituito un rifugio anche le fronde dei tassi. Dove c’è un posto per poter dormire chi non ne ha un altro se lo prende. È naturale che sia così. Lodi, in realtà è l’unica città della provincia che ha un servizio di accoglienza, due dormitori, quello Caritas da 30 letti, e quello del Comune da 11, poi la mensa, le docce, il centro diurno, l’ambulatorio medico e l’emporio solidale per gli alimenti al quale, presto, se ne aggiungerà un altro per i vestiti.

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