LODI Portarono la spesa agli amici positivi: vengono assolti dopo il processo

Si chiude dopo due anni e mezzo il caso: «Non era un Covid party ma un gesto di solidarietà»

La polizia li aveva trovati in casa di un amico positivo al Covid, il 12 aprile del 2020, nel pieno del panico per il virus cinese, e li aveva denunciati tutti per violazione del testo unico del 1934 delle leggi sanitarie, Regio decreto 1265, in cui Vittorio Emanuele Terzo, per grazia di Dio e per volontà della nazione Re d’Italia imponeva che “chiunque non osserva un ordine legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo è punito con l’arresto da 3 mesi a 18 mesi e con l’ammenda da euro 500 ad euro 5.000”, in origine una violazione amministrativa che era stata però aggravata il 25 marzo 2020 dal governo Conte 1 con la previsione del carcere. E così cinque giovani lodigiani sono finiti sotto processo in tribunale a Lodi, e un sesto loro amico, minorenne, è ancora sotto indagine presso la Procura dei minori di Milano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA