Lodi, un piano per recuperare l’ex ospedale dei “Muti”

Appartiene al Comune che ora investe 45mila euro per uno studio di fattibilità

È solo in parte abitato, in parte chiuso e in disuso e spettrale, con finestre e tetto sfondati e il contesto del giardino di pertinenza in parte trasformato in una discarica abusiva, con tanto di cataste di rifiuti che riempiono una porzione di giardino recintata da vecchie mura pericolanti e auto abbandonate. Qualcosa si muove però intorno all’ex ospedale Muti di via Fè, di proprietà del Comune di Lodi. All’orizzonte, con la copertura economica garantita con l’ultima manovra finanziaria, c’è un primo passo propedeutico al recupero complessivo dello storico immobile di proprietà del Comune, da anni oggetto di segnalazioni per le condizioni dettate dallo stato di manutenzione e dalle interferenze generate della porzione di immobile mai recuperato alla parte invece oggi abitata. Previsto a bilancio uno stanziamento da 45mila euro - di cui 15mila euro sul 2023 e 30mila euro sul 2024 - per affidare un incarico a un professionista che sarà chiamato a mettere nero su bianco un primo progetto di fattibilità tecnico-economica di tutto il complesso dell’ex ospedale, per un recupero integrale che, come spiegano dal Broletto, metterà al centro la finalità Sas, ergo servizi abitativi sociali.

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