
Lodi, pattuglie a piedi in città bassa
Sicurezza Agenti di polizia locale in via Lodino, via Maddalena, via Vistarini, via Indipendenza e piazzale Barzaghi
Lodi
Lasciano l’auto e girano a piedi, per il quartiere. Su e giù per la salita che conduce al centro storico. O ancora nel dedalo di vie che caratterizzano un luogo identitario, come la città bassa. Gli occhi sono sulle auto che intralciano i passaggi pedonali, i mezzi in divieto di sosta, i rifiuti posizionati per strada in barba alle regole della differenziata.
Tra i punti oggetto di attenzione della mattinata, il civico 4 di via Maddalena. Qui, nel corso del 2024, le sanzioni comminate sono state in tutto oltre 50. Eppure il malcostume resta. Uno sguardo al cortile interno al fabbricato - già oggetto di segnalazioni ripetute dei residenti - basta per capire la complessità del fenomeno.

Agenti di polizia locale a piedi in via Lodino e in città bassa, tra via Maddalena, via Vistarini, via Indipendenza, piazzale Barzaghi. È il nuovo servizio di monitoraggio capillare del territorio varato a inizio anno su indirizzo specifico dell’amministrazione Furegato. «Oltre ai consueti servizi condotti già abitualmente dalla polizia locale, da inizio anno è stato attivato un servizio ulteriore con gli agenti appiedati che, un paio di volte al giorno, in orari diversi, procedono a una serie di controlli e a una serie di contatti diretti con la cittadinanza e le attività commerciali - spiega l’assessore a polizia locale e sicurezza, Manuela Minojetti - : l’obiettivo è garantire una presenza più visibile e fattiva in questa zona della città bassa. Nelle prime due settimane, l’effetto riscontrato è positivo. Al di là del numero rilevante di sanzioni che sono state emesse, ci sono stati i contatti con persone che manifestano problematiche o portano segnalazioni». Un servizio che «proseguirà - annuncia ancora l’assessore Minojetti - che eventualmente potrà essere anche integrato a seconda delle esigenze». Un’attività quotidiana, con tour degli agenti a piedi in orari diversi, «che viene portata avanti compatibilmente con gli interventi di emergenza, come possono essere gli incidenti stradali». Si parte da qui, da via Lodino, «perché è una delle zone che sono oggetto di più segnalazioni da parte della cittadinanza sia per questioni di viabilità, sia per altre problematiche, come l’abbandono di rifiuti non conforme», ha chiarito Minojetti. «C’è una richiesta specifica da parte della cittadinanza di maggior presenza dei nostri agenti - chiarisce il sindaco di Lodi, Andrea Furegato - e c’è innanzitutto un tema di rispetto delle regole perché il problema qui è anche di convivenza e per una buona convivenza ci vogliono integrazione, cultura, socialità, ma anche rispetto della regole da parte di tutti. Tante segnalazioni sono arrivate per esempio sul rispetto delle regole nell’ambito della sosta, anche per la conformazione stessa della strada, e da questo punto di vista c’è bisogno di una maggior presenza della polizia locale per le funzioni di polizia urbana». Sul civico 4 di via Maddalena «la criticità permane e proseguono i controlli, che abbiamo anche sollecitato alle altre forze di polizia». In particolare, come spiega l’assessore Minojetti, sono state condotte «verifiche sulle situazioni abitative e ci sono stati interventi di Ats e dei prosegui rispetto a migliorie richieste e che al momento non hanno avuto seguito e per cui si prosegue con l’iter amministrativo: sulla questione dell’errato conferimento dei rifiuti, ci sono state una cinquantina di sanzioni dall’inizio del 2024, che seguono il loro iter amministrativo. E continuiamo a lavorare in questo senso, per una situazione puntuale e intollerabile che crea disagi a tutto il quartiere». Il modello via Lodino potrà essere di volta in volta esportato in altri luoghi della città. «Senza dubbio verrà fatto anche altrove, a seconda delle esigenze sollevate dalla città si faranno delle valutazioni anche con le altre forze dell’ordine - chiude l’assessore - : abbiamo anche partecipato al nuovo bando Sicurezza di Regione Lombardia per l’acquisto di un’unità mobile per la polizia locale, che possa fare da presidio nei quartieri».n
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