LODI Minorenne denuncia la violenza: una 17enne prima chiede aiuto alle commesse della Coop, poi al gestore di un distributore di benzina

Il fatto è accaduto martedì in zona San Fereolo

«Mi hanno violentata», dice ai benzinaio del distributore Eni di viale Europa. È martedì 30 maggio, sono le 3 del pomeriggio, lei ha solo 17 anni, abiti occidentali, e il velo sul capo: è di origini mediorientali e parla a stento l’italiano. Scatta subito l’allerta alla polizia locale e al 118. Pochi minuti prima l’adolescente si era rivolta alle commesse della Coop per chiedere aiuto: «Mi hanno rapinata», aveva detto. Le commesse, sapendo che poco distante da lì è presente la “Casa del quartiere” che segue i bambini e le famiglie straniere che hanno bisogno di imparare la lingua e integrarsi nella comunità locale, hanno chiamato la responsabile Tata Dedè: «Telefonate subito ai carabinieri», ha consigliato la referente. La ragazza era spaventata: «No no - ha detto -, avvisate i miei genitori». Quando ha sentito che sarebbero potuti arrivare i carabinieri si è allontanata e ha raggiunto il distributore di benzina. Dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, la ragazza è stata portata in ospedale a Lodi, al Pronto soccorso pediatrico, trasferita alla Mangiagalli di Milano (centro specializzato per gli accertamenti sulle violenze sessuali) e poi riportata all’ospedale di Lodi per il proseguimento dell’assistenza. Ora la questura sta indagando a 360 gradi e cercando di parlare, con le dovute cautele, con la minorenne, per ricostruire l’accaduto.

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