
Lodi, manovre proibite al volante... quasi una regola
Ci sono alcuni punti in città dove molti automobilisti non rispettano il codice della strada
L’occasione fa l’uomo ladro o quantomeno, se alla guida di un veicolo, lo rende più propenso alla furbizia e alla violazione delle norme del codice della strada. Lo sanno bene i frequentatori delle zone della città maggiormente “vessate” dal fenomeno delle manovre proibite. Tra semafori e divieti sistematicamente snobbati, il primo tratto di strada a finire sotto la lente d’ingrandimento è sicuramente viale Milano. Arrivando dal tribunale e dirigendosi verso San Grato, a metà strada, all’incrocio con via Cadamosto, un grosso semaforo regola il flusso di veicoli diretti verso il sud Milano. Chi ha fretta spesso aggira l’ostacolo passando a destra del semaforo, facendosi così beffe dell’eventuale luce rossa. Non può poi mancare viale Piacenza, dove come in viale Milano è prassi consolidata aggirare con manovre illegali il semaforo posto all’incrocio con viale Lombardia. Anche se c’è da dire che con il tempo la tradizione è andata perdendosi, visto anche i tavolini di un vicino bar che di giorno vengono esposti all’esterno, rendendo disagevole la manovra. Tutto cambia in tarda serata, quando lo spazio è sgombro e c’è ampio margine per tentare il passaggio anti semaforo rosso.
Lo stop imposto dalla luce rossa è pure il cruccio degli automobilisti che arrivano da via della Marescalca, lato che conduce verso Cornegliano Laudense, e che all’incrocio regolato da semaforo devono svoltare a destra per immettersi su viale Europa. Proprio il semaforo costituisce fonte di discordia. Evidentemente il fatto che la luce non diventi mai verde, ma sia o rossa o gialla lampeggiante, pone gli automobilisti nella condizione di sentirsi in diritto di ignorare del tutto il segnale. Spesso chi è alla guida semplicemente non fa altro che aspettare che il flusso di macchine su viale Europa si diradi in modo tale da avere spazio per un’immissione azzardata. Semaforo che viene snobbato anche in via Cadamosto, all’altezza della sede della polizia locale, con lo strumento a luci alternate che viene ritenuto una scocciatura ma che in realtà consente ai pedoni di attraversare la strada e alle macchine in uscita da un vicino condominio di imboccare la via principale. Infine, da segnalare è anche il caso del semaforo a chiamata di via Cavallotti, di fronte al deposito dei bus e ad una pizzeria, dove capita spesso che le auto, ma pure i pedoni, non rispettino le indicazioni fornite dalle tre luci.
Ci sono poi tratti di strada che vengono percorsi contromano, con l’incolumità di chi è alla guida che viene messa in pericolo pur di risparmiare qualche secondo. In città c’è pieno di situazioni del genere: le più conosciute sono quelle di piazzale Barzaghi, con il flusso diretto irregolarmente su corso Adda, di via del Contarico, con le macchine che svoltano irregolarmente su via Felice Cavallotti oppure ancora di via della Costa, dove in questo caso la manovra irregolare viene compiuta per passare velocemente in via Battaggio anziché girare a destra su via Monsignor Benedetti.
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