LODI L’ostetricia dell’ospedale Maggiore allarga le visite: «Permessi di 12 ore ai papà»

La decisione arriva dopo la polemica per le restrizioni agli accessi

Visite ai parenti in ospedale, a Lodi si allargano gli orari a partire dalla maternità. I papà dei neonati o i caregiver potranno assistere la donna durante tutto il travaglio e rimanere con lei dalle 10 alle 22. Il provvedimento è stato assunto ieri dalla direzione sanitaria guidata dal medico Paolo Bernocchi e approvato dal direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia. In queste ore, inoltre, sta per uscire anche un provvedimento di Regione Lombardia che allarga gli orari di ingresso dei famigliari in tutti gli altri reparti degli ospedali. Nei giorni scorsi, dopo il decesso del neonato in un ospedale di Roma, schiacciato dalla mamma, stravolta dal travaglio, che si è addormentata sopra il piccolo, sono montate le proteste dei papà, anche nel Lodigiano, per la possibilità di entrare in ostetricia solo mezzora al giorno. : «Non è sufficiente - hanno detto in coro i genitori che hanno chiesto anche di dedicare più attenzione al loro ruolo genitoriale durante i corsi preparto -. Le donne hanno bisogno di essere assistite e aiutate, 30 minuti non bastano». Da ieri gli orari sono cambiati.

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«Per quanto riguarda gli orari della maternità eravamo già pronti a uscire con le modifiche - spiega il direttore Gioia -. Abbiamo previsto l’ampliamento dalle 10 alle 22, entrerà in vigore nelle prossime ore. Questo, con tutte le misure che sono da osservare: non avere sintomi, tenere le mascherine, lavarsi le mani per garantire il rooming in. Durante il corso di preparazione al parto che raccomandiamo di frequentare noi diciamo sempre cosa avviene. Gli orari che abbiamo modificato valgono nella normalità, quando la degenza è limitata a 2 o 3 giorni». In caso sia necessario ricoverare più a lungo mamma e bambino, allora gli orari saranno ancora più lunghi. In queste ore sta uscendo anche una nota regionale relativa alle modalità di visita nel caso di grandi anziani, persone non autosufficienti e particolarmente fragili. «In ostetrici,a intanto - ribadisce il manager -, vogliamo garantire la presenza dei genitori accanto al bambino, è una situazione gioiosa, in cui il contatto è utile a tutti». Ieri, il direttore ha annunciato, inoltre, che prenderà in esame quanto è stato denunciato, nei giorni scorsi dai famigliari di una 90enne ricoverata a Codogno, ai quali non è stato possibile entrare per oltre 30 minuti.

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