LODI L’odissea degli immigrati che chiedono un documento

In tanti arrivano ogni mattina in via Defendente, per il permesso di soggiorno

Reem sorride. Abito grigio, lungo, due dei suoi 4 bambini al fianco. Viene dalla Siria, è qua da 10 anni, ed è in coda da mezzora per quello che lei definisce finalmente, «permesso illimitato». La donna è una dei tanti stranieri in attesa per un documento, davanti all’ufficio immigrazione della Questura, in via Defendente. Una trafila infinita questa che la dice lunga su come, in questo Paese, la burocrazia imbrigli i diritti delle persone: diritti ad essere uguali le une alle altre, ad avere la cittadinanza nel paese nel quale si nasce e si vive, senza aspettare anni, senza dover per forza, non si capisce perché, avere 18 anni o rischiare di morire, in mezzo al mare.

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