
LODI L’appello dei commercianti di piazzale Barzaghi: «Si faccia qualche iniziativa anche per la città bassa»
Gli operatori si sentono trascurati e incalzano il Comune
Sono i più anziani a ricordarsi della vivacità e della vitalità che un tempo caratterizzavano piazzale Barzaghi. In un angolo di questo spazio che separa idealmente il Borgo dalla Maddalena, un tempo, c’era il fruttivendolo che vendeva l’anguria, poi un negozio di gelati e granite. Il ponte Bonaparte era frequentato da moltissimi giovani, che preferivano passeggiare in riva all’Adda anziché fare avanti e indietro su corso Roma.
Oggi, di questa cartolina in bianco e nero rimane solo il ricordo. Piazzale Barzaghi è altrettanto bella e caratteristica. Solo, agli occhi della città è diventata un punto di passaggio, non di sosta. C’è però qualcosa di immutato. Il fruttivendolo che in estate vendeva le angurie è ancora qui, ma oggi si chiama “La melunera” ed è gestito da Aesdin El Archa, nato a Crema, lodigiano d’adozione, marocchino di origine. «Nel recente passato non si è fatto niente per valorizzare piazzale Barzaghi - spiega Aesdin -. È dal marzo del 2018 che ho aperto il negozio e l’unica volta che ho visto un po’ di movimento è stata sotto le elezioni amministrative, con i gazebo dell’uno o dell’altro candidato a sindaco. Per piazzale Barzaghi servirebbe qualcosa di più, le potenzialità ci sono, con le giuste idee si può fare tutto. Anche se noi commercianti abbiamo capito che ormai dobbiamo arrangiarci da soli».
Con lui si trova d’accordo anche Stefano Cammi del bar Zaghi, a pochissimi passi da “La melunera”. «Piazzale Barzaghi, via Lodino, il Borgo, il lungo Adda. Zone para-centrali della città dove iniziative della municipalità non si sono mai viste. Anche io lavoro qui dal 2018. Da allora c’è stata solo una Notte bianca, tra l’altro anche mal organizzata. Di altri eventi per valorizzare questa parte di Lodi neanche uno» racconta Stefano, che con il suo lavoro di barista è abituato ad ascoltare e a recepire quelli che sono i pensieri e le opinioni della gente, d’accordo con lui: «Forme del Gusto, raduno degli alpini, Lodi al Sole. Tutte manifestazioni che hanno lambito la città Bassa senza mai fermarsi. Perché, ad esempio, nessuno ha mai pensato di spostare una parte del mercato, che per quatto giorni alla settimana si fa in piazza Vittoria o piazza Mercato, quaggiù?».
Usciti dal bar Zaghi, sulla sinistra c’è il “El butegon” di Silvia Guaita, che conferma quanto detto da Stefano e Aesdin: «Si sente dire di valorizzare le periferie, ma all’atto pratico non si è mai fatto nulla». Da piazzale Barzaghi il messaggio è stato spedito. Ora attende solo di essere letto e recepito.
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