
LODI La frana di maggio in tangenziale: con la circolazione su una sola corsia viabilità a rischio dopo l’ospedale VIDEO
Il crollo del terrapieno a causa delle forti piogge: resta la pericolosa strozzatura e l’Anas non ha ancora un piano di intervento
La strozzatura c’è e rimane. E rimarrà per molto tempo ancora, perché un progetto ancora non c’è, così come non ci sono tempi ben definiti per la sua realizzazione. A più di 100 giorni dal crollo quindi di una porzione di terrapieno sarà una fine estate a corsia ridotta per un centinaio di metri di tangenziale che dallo svincolo d’innesto da via Massena porta sino a San Bernardo.
Una situazione surreale quella che si sta vivendo perché appunto la riduzione ad una corsia di un tratto seppur breve risale allo scorso maggio, quando le piogge torrenziali che avevano messo in grossa difficoltà ampie porzioni del Lodigiano avevano lasciato i propri segni anche sulla tangenziale con ben due crolli, uno allo svincolo per l’ospedale e l’altro invece sul versante opposto, quello attualmente ancora a rischio: se per il primo l’intervento era stato istantaneo, vista anche la necessità di riaprire la rampa per via Massena, per invece la corsia verso San Bernardo della variante est della tangenziale ad oggi è ancora tutto incredibilmente e pericolosamente fermo.
Lodi, tangenziale a una sola corsia da mesi: cresce l'allarme. Le altre notizie del giorno www.ilcittadino.it. Video di Lorenzo Rinaldi
Cartelli posizionati, coni e dissuasori pure, quest’ultimi spesso travolti dalle auto in transito, ma mai un macchinario è stato visto effettuare lungo la variante un intervento di messa in sicurezza. Interpellata ieri Anas, a cui spetta la gestione della tratta, ha spiegato come «l’intervento per il ripristino è in fase di progettazione ma non vi sono tempi definiti per la realizzazione»: in parole povere, “vogliamo intervenire ma non sappiamo quando ciò accadrà” per buona pace di tanti automobilisti che a Il Cittadino in questi mesi hanno segnalato le criticità che si vivono ogni giorno, tra illuminazione carente durante le ore serali, mentre di giorno alcune luci presenti a lato tangenziale siano accese, e vegetazione che deborda dalle barriere che dividono i sensi di marcia con il rischio di invadere le corsie di sorpasso.
Il pericolo maggiore però rimane appunto quello all’altezza della strozzatura visto che le auto per un centinaio di metri sono costrette a procedere su una sola corsia, con rischi di tamponamenti durante lo spostamento da una corsia all’altra. Il timore poi è per le prossime settimane, quando le ore di buio inizieranno ad aumentare e non tutti sono a conoscenza della strozzatura che diventerà ancora meno visibile nel caso in cui Anas non interverrà nemmeno in inverno, quando le forti nebbie renderanno invisibili cartelli e dissuasori già ora urtati per buona pace degli automobilisti.
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