LODI Il Rotary regala all’Asst un ecografo da utilizzare in carcere

Lo strumento, consegnato al Servizio per le dipendenze, servirà a prevenire la diffusione dell’epatite C tra i detenuti

Uno strumento utile per diagnosticare prontamente gravi patologie come l’epatite C, sempre più diffusa all’interno delle carceri, vere e proprie sacche di resistenza in cui questa malattia ha ancora una elevata incidenza. Arriva dalla beneficenza del Rotary Lodi una nuova sonda ecografica per la casa circondariale di via Cagnola: una dotazione che, come sottolineato dal direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia «avendo la possibilità di essere collegata a smartphone e tablet consentirà in tempo reale di emettere una diagnosi a beneficio dei pazienti carcerati». La strumentazione è stata devoluta lunedì mattina al Serd, il Servizio per le dipendenze, e all’Asst, in una consegna simbolica avvenuta all’interno della sala Serena di Asst, dove si sono riuniti per l’occasione Massimiliano Lingiardi, presidente Rotary Lodi, Paolo Caretta, segretario Rotary e rappresentante dell’ordine dei medici, Andrea Nava, responsabile struttura semplice Coordinamento delle attività erogative delle dipendenze e sanità penitenziaria, la direttrice Serd Concettina Varango, il direttore socio sanitario Asst Enrico Tallarita e il direttore Gioia. «Questo ecografo è un ulteriore tassello nel processo del percorso di cura intrapreso in un ambiente, come quello del carcere, in cui vige la restrizione della libertà personale» ha sottolineato Tallarita. Varango, assieme Nava, ha invece spiegato l’importanza di strumentazioni come l’ecografo, fondamentale poiché unisce l’agenda della sanità con quella dell’amministrazione penitenziaria, snellendola, ed efficace perché permette di stabilire diagnosi utili anche nel debellare l’epatite C, che trova maggiore incidenza nelle carceri».

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