
LODI Il Comune sacrificherà nove platani perché interferiscono con la ferrovia
L’assessore Stefano Caserini: «È un atto doloroso, ma necessario»
«Quegli alberi sono troppo grandi e troppo vicini ai binari». Per ben quattro volte a partire da giugno 2021 Rete Ferroviaria Italiana ha intimato al Comune di Lodi il taglio di alcuni platani di viale Trento e Trieste, a due passi dalla stazione, e di altri alberi di via Gabiano «interferenti con la sede della linea ferroviaria». E il Comune ora li taglierà. In particolare, saranno abbattuti 9 platani storici di viale Trento e Trieste (altezza oltre i 20 metri, età presunta tra i 60 e i 100 anni), oltre a una cinquantina di alberi di dimensioni più contenute e frutto di un popolamento spontaneo e infestante in via Gabiano.

«È un atto doloroso, ma necessario – commenta l’assessore ad Ambiente e Clima Stefano Caserini -. Dispiace in particolare per i 9 platani di via Trento e Trieste, alberi alti e maestosi. Quando sono arrivato mi sono ritrovato la comunicazione di Rfi che intimava il taglio, dopo averlo già più volte segnalato. Ho comunque affidato l’incarico di uno studio ad un agronomo per capirne le condizioni e valutare altre ipotesi, ma il responso è che sono malati, alcuni in modo più grave, altri in modo più lieve, e che effettivamente costituiscono un potenziale pericolo per la circolazione ferroviaria». Tutta la documentazione sulle piante è disponibile per i cittadini sulla nuova pagina web “Alberi” nel sito istituzionale del Comune di Lodi. «L’operazione non è immediata, ma la decisione è questa – spiega Caserini -. Abbiamo fatto il possibile per capire la situazione, ma alternativa sembrano non essercene. La relazione agronomica è disponibile sulla pagina web “Alberi” proprio perché i cittadini possano prenderne visione, ed eventualmente segnalare anche idee alternative all’abbattimento. Purtroppo, nemmeno l’ipotesi di una potatura drastica è percorribile, quindi l’orientamento è quello di tagliarli, per procedere poi a una nuova ripiantumazione con arbusti di dimensioni più contenute. Di fronte a una richiesta pressante delle Ferrovie, non si può ignorare la questione della sicurezza, anche se questo comporta scelte dolorose».
Rfi aveva ordinato al Comune il taglio della vegetazione che interferiva con la sede della linea ferroviaria già il 17 giugno 2021, con un sopralluogo congiunto a fine settembre dell’anno scorso e successive intimazioni al taglio a dicembre e poi ancora a giugno. Il Comune era intervenuto parzialmente solo in via Gabiano, senza toccare i platani di viale Trento e Trieste. «Proprio su via Gabiano abbiamo già svolto degli incontri con i residenti e andiamo verso una soluzione che permetta di mantenere una barriera paesaggistica nei confronti della ferrovia – conclude Caserini -. In quel caso le piante hanno dimensioni più contenute, e sono di specie varie. L’idea è di eliminarle e procedere a una sistemazione dell’area con la creazione di un dosso di terreno, con nuove piantumazioni sul lato rivolto alle abitazioni e la posa di pannelli fotovoltaici sul lato rivolto alla ferrovia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA