LODI «I reparti Covid chiudono, ma le visite restano limitate»

Cresce la richiesta dei cittadini per ampliare gli orari. Nella Bassa la denuncia di una famiglia di Orio

«Fate entrare i parenti in ospedale, mezzora al giorno non basta». Dopo l’appello dei neo papà dei bimbi nati in Ostetricia a Lodi (lettere sono arrivate al «Cittadino» e sui nostri social in tanti hanno chiesto più flessibilità in questi giorni), arriva quello dei famigliari dei pazienti anziani ricoverati. Ha fatto il giro del web, nel fine settimana (venendo condiviso a gran voce anche dal profilo “In vostro nome - Portale cittadino sulla sanità del Lodigiano”), il grido di dolore di una famiglia di Orio Litta per la nonna 90enne ricoverata: «Non abbiamo potuto assisterla - hanno detto i famigliari -, neanche chiedendo di fare il tampone tutti i giorni, è morta da sola nel letto dell’ospedale». Le persone di una certa età hanno bisogno di sostegno per potersi tranquillizzare. Se si agitano poi, per evitare le cadute, devono essere contenute, poco piacevolmente, al letto. Il dottor Costantino Bolis, ex primario di Rianimazione degli ospedali di Lodi e Codogno, è impegnato da quando è esplosa la pandemia a sollevare il problema delle relazioni umane. Se a febbraio 2020 e nei mesi successivi, era inevitabile il distanziamento, annota, poi la situazione è cambiata.

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