
LODI I centri per l’impiego ancora al palo: Codogno e Sant’Angelo sono vuoti
Dovevano essere operativi a fine 2022. Intanto a Lodi resta la carenza di personale
Dovevano aprire entro la fine del 2022. Invece i Centri per l’Impiego di Codogno e Sant’Angelo sono ancora al palo. E il peggio è che la riapertura non sembra che avverrà a breve. La Provincia di Lodi ha provveduto all’acquisto degli arredi delle due sedi, al Filandone a Codogno e nel palazzo dell’Inps a Sant’Angelo, per una spesa di 20mila euro. E in effetti entrambi gli uffici sono arredati da mesi, ma mancano i collegamenti a rete dati e l’installazione dei server informatici, per i quali sono attesi i necessari provvedimenti regionali di approvazione e stanziamento delle risorse. Così restano vuoti.
E chi è senza lavoro e non vive a Lodi, dove il Centro per l’impiego è attivo ma sempre in attesa di essere potenziato, dovrebbe recarsi nel capoluogo per presentare il curriculum e cercare tra le offerte a disposizione. Senonché sono in pochissimi che dalla “Bassa” si recano a Lodi, trovandosi di fatto lasciati soli. Il Piano Straordinario Nazionale di Potenziamento dei CPI viene attuato dalle Province su delega della Regione, che autorizza gli interventi attraverso apposite “schede” sottoposte al vaglio di un nucleo di valutazione: attualmente, oltre a quella sui server di Codogno e Sant’Angelo, sono al vaglio della Regione le “schede potenziamento” relative alla sostituzione dei fancoil e dell’ascensore del CPI di Lodi, mentre sono in preparazione per la trasmissione al nucleo di valutazione le schede relative all’acquisizione di alcuni pc portatili, 60 lettori di Carta Nazionale Servizi e 3 totem multimediali per postazioni conferenze a Lodi, Codogno e Sant’Angelo. Al netto del completamento di queste dotazioni, resta però un significativo deficit di personale, che al momento non consentirebbe comunque l’apertura dei CPI di Codogno e Sant’Angelo.
Rispetto agli oltre 50 inserimenti in organico previsti a regime dal Piano di Potenziamento per i CPI della Provincia di Lodi, infatti, sono state effettuate 36 assunzioni attraverso le varie procedure di selezione che si sono tenute a partire da gennaio 2022, ma in realtà gli addetti effettivamente rimasti in servizio ad oggi sono 27, perché 9 si sono nel frattempo dimessi. Attualmente è in svolgimento un ulteriore concorso di assunzione gestito da Città Metropolitana di Milano, in base ad un’apposita convenzione con le Province di Lodi e di Pavia.
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