
LODI Franchina Tresoldi, 52 anni di storia in via Gabba, ora se ne deve andare VIDEO
«La proprietà mi chiede di lasciare l’alloggio, ma io non posso spostarmi, andrò davanti al giudice»
Lodi
Tutta la sua arte è nata qui, al 4 di via Gabba. Compresa la grossa opera sulla Resistenza premiata dal noto critico Raffaele De Grada e che trova spazio al museo di casa Cervi, in provincia di Reggio Emilia. Adesso, dopo 52 anni, l’artista Franchina Tresoldi deve lasciare il suo alloggio, entro giugno, nel palazzo del centro dove ha anche due laboratori.
LODI Una storia nata in via Gabba, ora Franchina Tresoldi se ne deve andare. Video di Cristina Vercellone
Il contratto per la casa è scaduto e il proprietario non intende rinnovarglielo. Lei però non ci sta e ha annunciato che andrà davanti al giudice. Se non si raggiunge una mediazione, la data per l’udienza è già fissata. Tresoldi, grande maestra del paesaggio urbano visto dall’alto, con la sua arte originale ha diffuso nel mondo i gioielli del Lodigiano, insieme a tutti gli angoli più caratteristici delle città italiane e ora si trova in questa situazione. Tra l’altro, Franchina Tresoldi vive con una pensione di 960 euro e i ricavi che ha con la sua attività artistica (limitata da un problema di deambulazione) le consentono giusto di arrotondare. «Non pensavo - commenta -, che dopo 52 anni il proprietario mi mandasse via. Sono in lista per una casa del Comune, ma se risultassi assegnataria non so quanto spazio potrò avere a disposizione».

Tresoldi apre cassetti e armadi, in ogni angolo sono archiviate tavole, disegni e opere d’arte. «Oltre alla casa - continua - sono a rischio anche i due studi nello stesso stabile: uno scade nel 2025 e l’altro nel 2028, credo, ma non ne ho certezza. Qui ci sono il torchio calcografico, il forno per la cottura degli oggetti, colori e una grande quantità di opere d’arte, quelle su carta, sui sassi, le ceramiche».

Le sue opere finiscono anche nei book shop dei musei d’Italia, ma le rendite sono legate alle stagioni. Hanno a disposizione le opere di Tresoldi i visitatori dell’abbazia di San Fruttuoso a Camogli, di Casa Noha a Matera, ma anche dei musei Reali di Torino, degli scavi di Ostia Antica, di villa d’Este a Tivoli, della rocca di Gradara e del palazzo Ducale di Urbino, oltre a quelli del castello di Milano. «Qui, in questo appartamento - ribadisce - è nata la mia storia e da qui non mi voglio spostare. Io avrei già dovuto lasciare la casa. Adesso siamo in mediazione. Se la proprietà non cambia idea, io voglio andare dal giudice perché non ho soldi. Ho la partita Iva, pago i contributi, le tasse, gli affitti di tutti e tre i locali. Il problema adesso è la casa, non intendo andarmene. Non so quale sia la soluzione, ma sarà il giudice a decidere. Mi piacerebbe che la proprietà mi facesse una proposta, ma non l’ho mai incontrata»
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