Lodi, finisce nel nulla il maxi processo per le firme elettorali false

Dopo otto anni e duecento testimoni scatta la prescrizione: reati ormai troppo vecchi

Il tribunale di Lodi ha dichiarato prescritte le accuse di formazione di atti elettorali falsi, falso in atto pubblico e contraffazione di pubblici sigilli che a seguito di indagini dei carabinieri e della questura di Lodi, coordinati dal pm Sara Mantovani, Vincenzo Russo e Armando Spataro, avevano fatto finire sotto processo dal 2014 un insegnante 46enne, uno scrittore milanese di 53 anni, una 46enne già candidata consigliere comunale del Pdl a Milano, e una 58enne già segretaria provinciale de “La Destra” a Pavia. L’insegnante e lo scrittore per queste accuse erano anche finiti agli arresti domiciliari nell’ottobre del 2013, ma l’indagine era scattata già il giorno di San Bassiano di quell’anno, negli ultimi giorni disponibili per l’autenticazione delle firme per le elezioni politiche di febbraio, che in Lombardia, Molise e Lazio erano anche per il rinnovo dei consigli regionali.

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