LODI Emergenza casa, 353 le richieste
ma ci sono solo 15 alloggi a disposizione

Gli esiti dell’ultimo bando per le famiglie a basso reddito tracciano un quadro preoccupante

Gli alloggi disponibili in città sono 15 in tutto, 8 di Aler e 7 del Comune. Tutti dedicati alla sola categoria indigenti, nella quale rientrano i percettori di un reddito che non consente di far fronte in modo adeguato a un canone d’affitto. Il totale delle richieste sulla città di Lodi si attesta però a quota 353, di cui 58 in arrivo da persone o nuclei indigenti che vivono nel capoluogo, 36 da indigenti dell’ambito e ben 259 da residenti in città che non appartengono alla categoria degli indigenti.

Sono i numeri dell’esito dell’ultimo bando per le assegnazioni Sap (Servizi Abitativi Pubblici) a tracciare il quadro, drammatico, sulla fame di case a prezzi calmierati in città. Il bando si è chiuso il 13 maggio scorso e nelle ultime ore è stata pubblicata la graduatoria, al momento provvisoria. «Il bando resterà attivo fino alla pubblicazione di quello successivo, la cui tempistica indica, verosimilmente, il mese di marzo del 2025. Fino a quella data Aler potrebbe incrementare il numero degli alloggi disponibili con eventuali nuove risorse, grazie alla disponibilità di ritorno di alloggi che nel frattempo sono divenuti liberi oppure, in altri casi, che sono stati adeguati alle norme per la locazione - spiega l’assessore alle Politiche per la Casa del Comune di Lodi, Mariarosa Devecchi - : confidiamo quindi che, oltre ai 15 di oggi, si possano assegnare altri alloggi e su questo fronte l’esperienza ci fa prevedere, ma forse è meglio dire sperare, di poter arrivare almeno a un centinaio di assegnazioni, certamente un numero molto lontano per riuscire a colmare il bisogno. In effetti, da troppi anni le politiche abitative scontano una scarsa attenzione da parte della sfera politica che sostanzialmente è rimasta ancorata a una tipologia di risposta risalente a un’epoca davvero molto lontana, i cui parametri non sono più adeguati». E i bandi, che sono l’unico strumento di assegnazione, non tengono conto dei mutamenti che hanno interessato la società, aggiunge l’assessore.

«Dal 2022 poi il Governo ha azzerato alcuni dispositivi utili a sostenere famiglie persone in temporanea crisi economica - continua Devecchi - : è stato annullato ad esempio il fondo per la morosità incolpevole, che per Lodi valeva 200 mila euro e per tutto il Lodigiano circa 1,3 milioni, mentre ci troviamo a gestire una serie di sfratti esecutivi che non trovano successiva soluzione nel panorama abitativo pubblico e ancora più marcatamente nel mercato immobilitare». L’assessore spiega l’intervento attuato per mettere a disposizione 10 alloggi Sat (Servizi abitativi temporanei) già assegnati a chi sta vivendo un’emergenza temporanea e il progetto per il recupero dell’immobile di via Fè per altri 10 alloggi sociali da da destinare «a categorie che necessitano di accompagnamento come disabili, anziani, ma anche studenti e lavoratori fuori sede, donne e uomini soli». Rimane però una «fascia grigia», che «non ha i requisiti di accesso ai bandi, ma neppure la possibilità di accedere al mercato», per cui si sta lavorando a una sperimentazione attraverso un bando a chiamata con enti esperti in housing per mettere a disposizione almeno 20 alloggi oggetto di co-progettazione».

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