LODI Dopo Bancopoli restano le tasse: la moglie di Fiorani deve pagare di più

La Cassazione dice l’ultima parola su un conto estero “non dichiarato” nel 2006

La moglie dell’ex banchiere di Lodi Gianpiero Fiorani aveva già trovato un accordo nel 2009 con l’Agenzia delle entrate per saldare con 83mila euro la tassazione arretrata su somme di cui aveva la disponibilità all'estero, ma era rimasta in sospeso la questione di un conto cointestato in una banca del Principato di Monaco, denominato Chopin, che nel 2006 aveva una giacenza (per il 50% oggetto di contestazione) di 600mila euro e che secondo gli investigatori del ministero delle Finanze era sempre stato sottratto alla tassazione. Ed era rimasto fuori anche dal perimetro dello “scudo fiscale” che nel 2009 aveva permesso a diversi italiani di regolarizzate attività finanziarie e patrimoniali illegalmente detenute all’estero fino al 31 dicembre 2008, pagando il 5 per cento di imposte e con l’obbligo di far rientrare i capitali in Italia. Uno “scudo” che per la 61enne lodigiana valeva 6,4 milioni di euro.

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