
LODI Cresce la richiesta delle famiglie per trovare una badante
Ma resta invariato il numero dei contratti, diventati più onerosi
Badanti, cresce la richiesta da parte delle famiglie, ma il numero dei contratti resta invariato. Un fenomeno, annota la Cgil, ascrivibile all’aumento della contribuzione per le addette, ma la popolazione è sempre più povera, così una parte dello stipendio è erogata in nero. «Abbiamo circa 120 contratti all’anno - spiegano la segretaria della Camera del lavoro Francesca Di Bella e Antonella Tessitore, referente del settore badanti per il Caf (Centro assistenza fiscale) della Cgil -. Gli anziani che hanno bisogno aumentano, ma le famiglie non ce la fanno a retribuirle, quindi le pagano per metà in nero. Questo si evince dal fatto che prima erano 3 al mese le persone che venivano a chiedere consulenza, adesso sono 10, ma il numero delle pratiche è invariato. Prima per un anziano non autosufficiente una badante guadagnava 1026 euro al mese, adesso 1120. L’aumento contrattuale è stata una mazzata per le famiglie: bisogna mettere più soldi nelle tasche degli italiani».
«Noi - aggiunge Paola Vagni del Caf Acli di Lodi - gestiamo circa 400/450 cedolini paga dei lavoratori domestici. Da questi dati contabili e dal confronto con il consulente del lavoro si evince che le assunzioni annue sono circa 175 contro circa 150 cessazioni. Le badanti categoria Cs per assistenza a persone non autosufficienti sono circa il 75 per cento e il restante 25 per cento è colf. Nel periodo estivo le assunzioni sul totale sono circa 30 per sostituzioni dei lavoratori che si assentano per ferie soprattutto per rientrare nel paese di origine». Se hai bisogno full time, spiega M. Q. che ha assunto in regola delle badanti per sua mamma, a San Donato, «arrivi a spendere anche 2mila euro». La difficoltà è trovare la persona giusta. «individuare la persona adatta è complicato soprattutto se l’anziano ha una demenza cognitiva - annota la signora Stefania che ha avuto bisogno di assistenza per la suocera, a Lodi -; alcune badanti si improvvisano, non hanno competenze. Se hanno buon cuore compensano la competenza, ma se non ce l’hanno la situazione diventa esplosiva. Noi ci siamo trovati benissimo a Santa Chiara, sia al centro diurno che è modulabile a seconda delle necessità e offre anche il servizio di trasporto, che nella residenza e all’alzheimer caffè. Sono bravissimi».
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