Lodi, il caso Vannacci agita la Lega

Nel 40esimo del “partito del Nord”, una candidatura che divide la base

C’è chi usa poche e misurate parole e cerca un equilibrismo. E c’è chi invece non ha mezzi termini e nei pensieri va oltre, perché «se la strada continua a essere questa, io una riflessione sul mio futuro la farò» dice il leghista di lungo corso Severino Serafini, coordinatore enti locali del Carroccio nel Lodigiano e sindaco di Massalengo. L’annuncio della candidatura del generale Vannacci per la Lega alle Europee - che già a livello nazionale ha suscitato mal di pancia e distinguo da colleghi di partito e alleati di governo, per le prese di posizione del militare prestato alla politica su temi diversi, dall’omosessualità agli alunni disabili - non passa inosservata anche qui in provincia. «Da leghista di vecchio corso provo profondo imbarazzo a leggere le varie dichiarazioni del generale Vannacci e a pensare che potrebbe “rappresentarmi” al Parlamento europeo» è il tenore dell’ultimo post su Facebook di Serafini, ma non è l’unico. In un altro post, precedente, ha detto anche di più, ricordando il suo essere, da tempo, minoranza nel partito, «a differenza di tanti “amici” che in questi anni hanno sposato la linea del segretario federale e che ora lo criticano». Una posizione che conferma oggi, perché «la candidatura presentata del Generale Vannacci, sotto il nostro amato simbolo, è solo l’ultima di tante scelte politiche sbagliate di questi ultimi anni e forse anche l’ultimo tentativo provare a contenere un’emorragia di voti a livello nazionale che sembra inarrestabile, ma non funzionerà: a me non interessano il 30 o il 3 per cento. Io vorrei tornare ad avere un sogno in un partito moderno, autonomista, europeista, aperto alle istanze dei giorni e che torni ad affrontare la questione settentrionale con serietà e pragmatismo». Per sondare gli umori del partito abbiamo chiesto un’opinione all’ex presidente della Provincia e sindaco di Codogno Francesco Passerini e, nel capoluogo, a Luigi Augussori, già ex senatore.

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