Lodi, botte a 5 poliziotti e un’infermiera: resta in carcere il 28enne che gridava «Allah akbar»
Fermato in treno senza biglietto, era esplosa la violenza
È stato condannato ieri dal tribunale di Lodi a un anno e due mesi, e resta in carcere, il sedicente cittadino libico di 28 anni che già il 29 aprile del 2022 a Voghera aveva tenuto in scacco la polizia per ore aggirandosi a torso nudo per la città gridando «Allah akbar» e con con in mano un falcetto, con il quale aveva anche bucato il cofano di una volante, prima di venire atterrato con un idrante dai vigili del fuoco. Il giudice, per rito abbreviato, ora lo ha ritenuto colpevole di lesioni a cinque poliziotti, per prognosi dai 3 ai 5 giorni, e di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’infermiera della psichiatria di Codogno che aveva colpito con un pugno per sottrarsi a un’iniezione di tranquillante, invece, non risulta aver sporto querela.
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