LODI Bivacchi e degrado ai giardini Barbarossa: scontro politico sempre più acceso

Maggi denuncia: «Giovane minacciato solo perché faceva delle foto»

Apostrofato in malo modo per aver tirato fuori il telefono per immortalare il degrado, poco dopo le 14 di sabato. «Un ventenne non può aver paura a portare fuori il cane di sabato pomeriggio in centro città. La situazione ai Giardini è insostenibile». È il tenore della denuncia pubblica del consigliere comunale de Il Broletto con Maggi, Lorenzo Maggi, che ha raccolto la segnalazione di un giovane che si è rivolto a lui per denunciare la disavventura vissuta ai Giardini Barbarossa, tra il Belfagor e la Questura. E che ha inviato il consigliere alcuni scatti fotografici, in cui si vede una persona che dorme su una panchina, con borse e bagagli al seguito, oltre al gruppo di giovani, bottiglie di birra e buste di cibo, che gli hanno intimato di andarsene. «Le foto sono emblematiche di una situazione che è ormai insostenibile e va sottolineata la paura e la preoccupazione di un giovane di nemmeno 30 anni il sabato pomeriggio. Pensiamo a cosa possa provare una donna o una persona anziana di sera - sottolinea il consigliere Maggi - : da un po’ di tempo a questa parte, quella zona dei Giardini sta diventando problematica a causa di loschi figuri ubriachi, vetri ovunque e rifiuti. Se si lascia campo libero a quel genere di persone, basta un attimo perché la situazioni degeneri e quelle presenze ne conducano altre, facendo da deterrente alla frequentazione da parte di famiglie e studenti». L’unico intervento possibile, secondo Maggi, è «la presenza costante dell’autorità pubblica, forze dell’ordine a piedi che siano sul posto a effettuare controlli, un intervento che va portato in modo costante anche dalla polizia locale: purtroppo non vediamo all’orizzonte un piano di assunzioni da parte del Comune per evitare la perdita costante di professionalità nella polizia locale». Altro tema è quello delle panchine trasformate in giaciglio di fortuna da chi non ha un tetto. «Non è una situazione accettabile per nessuno - chiude Maggi - : le strutture per l’accoglienza ci sono e queste persone vanno avvicinate e bisogna spiegare loro fermamente che la strada non è un’alternativa possibile. Cosa dovrebbero pensare di Lodi i visitatori che in questi fine settimane affollano il festival di Fotografia Etica? Lodi è sempre stata un’isola felice, ma oggi cominciano a esserci troppi segnali percepiti dalla cittadinanza come un peggioramento della sicurezza reale. Qui non si fa allarmismo: serve un intervento fermo anche del sindaco».

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