Lodi: approvato il piano territoriale di tutta la provincia, un milione di metri di logistica in più

CONSUMO DI SUOLO Promessa una riduzione del 50% dei campi sacrificati al cemento, sì unanime di tutte le forze politiche in San Cristoforo

Lodi

In prossimità dei caselli autostradali vengono individuate zona specifiche per la logistca, c’è una riduzione di consumo di suolo per il 50 per cento rispetto a quanto era già previsto, vengono introdotti nuovi strumenti per i progetti sovracomunali come i parchi locali e le reti ecologiche. Il consiglio provinciale di Lodi ieri ha approvato in via definitiva il nuovo Piano territoriale comprensoriale provinciale. È partita la rivoluzione della pianificazione territoriale della Provincia, che nei prossimi due anni toccherà a cascata tutti i Comuni. I Comuni, infatti, entro 24 mesi dovranno adeguare i propri strumenti urbanistici a quello provinciale, andando così a impattare sulla gestione del territorio e del paesaggio per tutti. Finora il territorio era regolato dalla pianificazione approvata nel 2005 e basata ancora sugli schemi, le dinamiche e le norme della fine del secolo scorso. La revisione del Piano era stata avviata dalla precedente presidenza Passerini nel 2019, ma ha subito un’accelerazione decisiva negli ultimi due anni. «Il nuovo Ptcp è finalmente “figlio del suo tempo” ed è in grado di aiutare il Lodigiano a costruire un corretto bilanciamento tra le esigenze di sviluppo e quelle di tutela delle risorse ambientali e dell’identità paesaggistica» ha spiegato il presidente Fabrizio Santantonio. Prima del voto sul Piano sono state esaminate e votate una per una sessantina di osservazioni provenienti da enti locali, imprese e privati cittadini.

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