LODI Alessandro Martino saluta Buongiorno Lodi ed entra nel gruppo misto

Il consigliere: «Continuerò a sostenere Furegato»

Era l’uomo di punta in aula della civica del sindaco Buongiorno Lodi-Furegato Sindaco. Nominato capogruppo all’indomani del voto di due anni fa che ha sancito la schiacciante vittoria del primo cittadino dem e anche l’exploit della stessa lista arrivata a quota 9,92 per cento.

Ai titoli di coda il legame tra il consigliere comunale Alessandro Martino e la civica di maggioranza Buongiorno Lodi, fondata da Manuela Minojetti (oggi assessore) e Antonio Uggè (presidente del consiglio comunale). Lo strappo è diventato definitivo ieri, con la lettera formalizzata da Martino con cui lascia la civica per confluire nel Gruppo misto.

Un primo scricchiolio, anzi più di uno, secondo i bene informati della politica, c’era già stato per la verità. E a fine maggio era arrivato il cambio al vertice della civica, con il ruolo di capogruppo assegnato a Luciana Quirico (esponente di Italia Viva): nessun nota polemica era emersa esplicitamente e la stessa Quirico aveva parlato di un normale avvicendamento già concordato per favorire la partecipazione attiva di tutti i consiglieri. La scelta di Martino di fondare un’associazione dedicata alla valorizzazione del fiume Adda - data la presenza negli stessi banchi della lista del consigliere delegato al fiume Tommaso Premoli (confluito in Buongiorno Lodi dopo essere entrato in consiglio con la lista fondata per le elezioni, Per Lodi) - era però finita a più riprese nei rilievi politici delle opposizioni, vista come uno sgarbo interno. Ieri da Martino non sono arrivati commenti sulla scelta - perché le motivazioni saranno spiegate in consiglio, ha specificato - , ma è arrivato il chiarimento che continuerà a sostenere le linee programmatiche dell’amministrazione Furegato.

Insomma, sosterrà la maggioranza dai banchi del Gruppo misto, dove siede già Giusy Molinari, consigliera di opposizione che si era staccata dalla civica di centrodestra Il Broletto con Maggi. E qui sta l’anomalia, perché il gruppo - da statuto - è unico e il ruolo di capogruppo va al consigliere anziano, chi cioè ha un voto individuale maggiore, tra voto di lista e preferenze individuali. Regole che premiano Martino, che dovrebbe essere quindi il capogruppo di Molinari; due consiglieri posizionati, politicamente, dalla parte opposta del parlamentino cittadino.

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