LODI «Al cimitero Maggiore si fa lo slalom tra il guano dei piccioni»

I custodi: «Non appena pulisci, è subito sporco, una battaglia persa». Visitatori esasperati

L’atavico problema dei piccioni, e della generale sporcizia che queste bestie arrecano, emerge ancora una volta dal cimitero Maggiore. Il camposanto di Lodi in questi giorni è attraversato da un flusso di utenza straordinario. In vista della festività di Ognissanti, sono in molti a recarsi presso i luoghi di sepoltura dei propri cari. Fra una preghiera ed un momento di riflessione, a non passare inosservate sono state soprattutto le condizioni in cui si trovano gli spazi ipogei collocati a Nord del camposanto, sotto la chiesa. Molte sono infatti le segnalazioni dell’utenza, la quale punta il dito contro l’invadente presenza di volatili, che a quanto pare amano nidificare tra le luminarie e i vasi portafiori di questa parte sotterranea di cimitero. Tra queste anche quella della signora Enrica Gandini, che definisce i sotterranei nei pressi della chiesa come «un luogo abbandonato, pieno di escrementi di piccioni». Una descrizione non dissimile dalla realtà, visto che scendendo le scale che conducono verso i luoghi di sepoltura ci si trova davanti a loculi vecchi anche di 100 anni. Molti probabilmente si trovano in queste condizioni perché non vi è più nessuno a prendersene cura, come non vi sono persone che sono state in grado di scacciare i piccioni da qui. I volatili amano infatti nidificare tra vecchi vasi o lucernari. Un luogo per loro ideale, un po’ meno per gli umani visitatori, costretti a fare lo slalom tra la loro sporcizia lasciata a terra.

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