L’ex Cava Burlini viene soffocata
da una valanga di immondizia

LODI «Servono un potenziamento della raccolta dei rifiuti e più coordinamento»

Nelle immagini, scattate in un sopralluogo del 22 agosto, si vedono i bidoni saturi di rifiuti diversi, anche non differenziati. E ai piedi del punto di raccolta - di recente potenziato, nei pressi di uno degli scorci più vissuti in estate, proprio per migliorare lo smaltimento differenziato dei rifiuti ed evitare le già viste polaroid di degrado - c’è anche una sdraio abbandonata. «Permangono criticità nei pressi dell’ex Cava Burlini: serve un potenziamento della raccolta e nuovi monitoraggi e coordinamento tra enti». È la denuncia pubblica che arriva da Domenico Ossino, fondatore del movimento Ama il tuo paese e anche consigliere comunale a Montanaso Lombardo per la stessa lista. L’area è stata di recente oggetto di azioni specifiche, frutto di un accordo e di una sinergia tra i Comuni di Lodi, Montanaso Lombardo, Boffalora d’Adda e Parco Adda Sud, con l’intento di riportare decoro e tutela ambientale in uno degli scordi di pregio del lungofiume e spesso in passato teatro di abbandoni di rifiuti. È lo stesso Ossino a spiegare di aver effettuato un nuovo sopralluogo il 22 agosto, in qualità di consigliere comunale a Montanaso, nell’ambito della funzione ispettiva prevista dall’articolo 43 del testo unico degli enti locali. «Durante quel sopralluogo è stato riscontrato che i cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti risultavano stracolmi, con evidenti accumuli di plastica, vetro e indifferenziato, probabilmente ancora riferibili al periodo di Ferragosto - spiega Ossino - ed è la stessa documentazione fotografica allegata testimonia lo stato di saturazione dei contenitori». Lo stesso consigliere si era rivolto ai Comuni di Lodi e di Montanaso per avere delucidazioni sulle azioni messe in campo, come aveva fatto con il Parco Adda Sud. «Il 18 agosto il Comune di Montanaso ha risposto alla mia lettera dichiarando che il servizio di raccolta viene effettuato “due volte alla settimana”, ma lo stato dei cassonetti rilevato il 22 agosto non appare compatibile con tale frequenza e solleva dubbi sull’effettiva regolarità del servizio - prosegue Ossino - ad oggi si è ancora in attesa di riscontro da parte del Comune di Lodi e del Parco Adda, in merito alle rispettive competenze sull’area ( gestione del verde, parcheggio, sbarra d’ingresso, fascia demaniale , ndr)». L’appello del movimento civico è a verificare puntualmente l’effettiva periodicità dei ritiri, ma anche a potenziare il servizio nei periodi di maggiore afflusso e a rafforzare il coordinamento tra gli enti competenti. «L’area ex Cava Burlini rappresenta un patrimonio ambientale e paesaggistico che merita attenzione costante e gestione efficiente - chiude il consigliere - : l’impegno istituzionale proseguirà con spirito costruttivo e nell’interesse della collettività».

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