La manager lodigiana Grazia Vittadini
raggiunge i vertici della Lufthansa

Laureata in Ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano, dal prossimo luglio entrerà nel consiglio di amministrazione della compagnia aerea

È nata a Lodi Grazia Vittadini, la nuova manager italiana di Lufthansa, la compagnia area tedesca tra i fondatori e attuale membro di Star Alliance, una delle più importanti alleanze tra compagnie aeree del mondo con sede a Francoforte. Cinquantaquattro anni, maturità classica al liceo Berchet di Milano e laurea in ingegneria aeronautica al Politecnico sempre a Milano, dove vive, Grazia Vittadini scopre la passione per il volo fin da piccola, grazie al padre che al posto delle favole le legge le storie incredibili dei più grandi piloti d’aerei italiani e la porta al museo della scienza e della tecnica ad ammirare i velivoli dei conflitti armati in mostra. Sta di fatto che dopo la laurea si avvia a una carriera fulminante, ricoprendo tra i vari incarichi quello di vicepresidente di Airbus presso gli stabilimenti in Germania dove disegna le fusoliere, per poi trasferirsi presso la sede francese a Tolosa e dedicarsi alla progettazione di aerei eco-friendly, a idrogeno ed elettrici. Successivamente approda a Rolls-Royce e da qui a Lufthansa, dove dal prossimo primo luglio entrerà a far parte del cda e diventerà chief technology officer. Incarichi tradizionalmente appannaggio degli uomini, ma che per Grazia Vittadini, appassionata di aerei e motociclette così come di danza classica, appare del tutto naturale. Come la codognese Valeria Rebasti, manager di Volotea, un’altra lodigiana al comando di un vettore aereo.

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