Il Tar ha dato ragione al Comune di Lodi
sulla vicenda della “grana rifiuti”
IGIENE URBANA Confermata la decisione del Broletto sul contratto con Aprica
C’è sempre la carta possibile del ricorso al Consiglio di Stato. La vicenda quindi non può considerarsi ancora a tutti gli effetti chiusa. Il primo round però è segnato e dice che vince il Comune di Lodi al Tar della Lombardia nella vicenda della “grana rifiuti”, quella legata al ricorso di Aprica spa contro l’ordinanza dirigenziale del Comune di Lodi che ha sancito come nullo il contratto per il servizio di igiene urbana nel capoluogo. La partita è di quelle di peso - vale qualcosa come 8 milioni di euro l’anno e gestisce un servizio essenziale e che non si può fermare come quello della raccolta rifiuti - ed era partita con il provvedimento del Comune del giugno 2024, che aveva di fatto sancito la cessazione del contratto di igiene urbana “ipso iure”. Uno stop quindi per effetto di una norma di legge, del contratto con Aprica spa, società del gruppo A2A che era subentrata nei contratti del 1999 e del 2001 allora stipulati con Astem e poi con Astem Gestioni, confluito in Linea gestioni e ancora in Lgh, dal 2016 sotto controllo di A2A.
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