Il reportage da Pavia - Alle origini agostiniane del Papa: «Veniva qui a Pavia ogni anno»

Il viaggio Nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, Leone XIV era di casa

Lodi

Da una parte c’è il libro dei ricordi e l’album fotografico della visita di Benedetto XVI, nel 2007, che si intratteneva con un allora 52enne Robert Francis Prevost, dall’altra, davanti l’urna con le reliquie del Padre della Chiesa, la lampada votiva accesa giovedì sera «per l’elezione del nuovo Papa Leone XIV religioso Agostiniano perché Sant’Agostino che qui riposa possa custodirlo e proteggerlo e assisterlo nella guida della Chiesa». Nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, proprio in centro a Pavia, tutto parlava ieri del nuovo Papa Leone XIV, per la prima volta un americano, per la prima volta un missionario, per la prima volta un agostiniano.

E Robert Francis Prevost, da agostiniano, qui era di casa. «Veniva ogni anno come Priore Generale dell’Ordine, nelle feste di Sant’Agostino», spiega il priore della comunità agostiniana di Pavia e rettore di San Pietro in Ciel d’Oro padre Gianfranco Casagrande. Giovedì sera non ha perso tempo, il priore pavese, e gli ha subito scritto una mail: «Non sapevo come iniziare, di solito iniziavo con Ciao Robert, ma non mi sembrava il caso – racconta padre Gianfranco Casagrande -. Allora me la sono cavata con: Santità, e poi sono passato al tu. Lo conosco bene, perché quando lui era Generale io ero Provinciale, e così lavoravamo insieme e condividevamo tante questioni dell’ordine, e poi siamo stati in missione insieme in Perù. Abbiamo un rapporto di fraternità. Gli ho ricordato il suo affetto e il suo legame con San Pietro in Ciel d’Oro e la sua presenza continua qui, accennandogli a farvi ritorno appena sarà possibile. Verrà? Chi lo sa, ma penso di sì».

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