Il Consorzio Muzza rinnova il direttivo
Entro metà gennaio l’elezione del presidente: Grecchi in pole position
Lodi
Nuovo consiglio di amministrazione per il Il Consorzio Bonifica Muzza Bassa Lodigiana: i consiglieri ora sono Pietro Asti, Antonio Biancardi, Alberto Dedè, Leonardo Dornetti, Carlo Gattoni, Giuseppe Goglio, Gianenrico Grugni, Francesco Pacchiarini, che facevano parte anche del consiglio uscente, Angelo Madonini e Giovanni Madonnini, nuovi membri. Del consiglio di amministrazione fa parte anche Ettore Grecchi, presidente ancora in carica del Consorzio, nell’attesa che il nuovo direttivo si insedi e designi la figura del presidente, figura che potrebbe essere confermata. Ai 12 consiglieri eletti, si aggiungono Angelo Lunghi, nominato dall’Assemblea dei Comuni, in rappresentanza degli stessi Comuni, e Silverio Gori, designato dalla Provincia di Lodi, in rappresentanza delle Province. A completare il consiglio di amministrazione, che sarà formato complessivamente da 15 componenti, si attende la designazione del rappresentante regionale.
Il nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio Bonifica Muzza Bassa Lodigiana entrerà in carica il giorno 1 gennaio 2023 per una durata di 5 anni. In occasione dell’insediamento, previsto entro i primi quindici giorni di gennaio, il consiglio di amministrazione provvederà all’elezione del presidente del Consorzio, del vicepresidente e all’elezione del terzo membro del Comitato esecutivo (oltre a presidente e vicepresidente dello stesso). Proprio nei giorni scorsi il Consorzio ha presentato il suo libro “Cielo, acque, terre ed uomini: trenta anni di Consorzio 1990 -2020” che riassume i primi 30 anni di storia del Consorzio Bonifica Muzza Bassa Lodigiana, un volume curato e scritto da Ettore Fanfani (già direttore del soppresso Consorzio Muzza e dell’attuale Consorzio fino al 2018) in collaborazione con Marco Chiesa (direttore generale), Ernesto Davidi (responsabile ufficio tecnico) e Claudio Tarlocco (direttore amministrativo). La pubblicazione evidenzia come il Consorzio si sia distinto sia per la sua funzione primaria di garante dei flussi di irrigazione e della bonifica, ma anche per il suo ruolo sempre più incisivo a favore della difesa idraulica del territorio e dell’ambiente.
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