Grande festa per i settant’anni del decreto “Codogno città”

LA CELEBRAZIONE Passerini: «Un’identità che risale alla fine del feudalesimo, è il nostro orgoglio»

Sotto la loggia come settanta anni fa per celebrare e rinsaldare le proprie radici. Si sono tenute ieri pomeriggio le celebrazioni per il settantesimo anniversario del conferimento a Codogno del titolo di città, come da come da Dpr 26 giugno 1955. Proprio quel documento è stato letto dal sindaco Francesco Passerini, dopo l’introduzione offerta dal corpo bandistico di Maleo che ha suonato l’inno nazionale. Dal sindaco il benvenuto e il ringraziamento a Poste Italiane e alla Pro loco per la collaborazione nell’iniziativa. «Oggi è una giornata storica - ha detto il primo cittadino -. Il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi riconobbe la volontà di un territorio di avere la sua identità. Quello di città non è solo un titolo; significa essere una comunità rappresentativa. Il percorso identitario di Codogno iniziò probabilmente quando si sfeudò. La nostra comunità ha radici lontane e oggi festeggiamo i settant’anni da quando lo Stato italiano ha riconosciuto questi valori, questa forza».

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