«Gli interventi di riqualificazione al Belgiardino si concluderanno entro l’autunno»

LODI Imprevisti hanno richiesto una variante al progetto iniziale e più risorse

Per sgombrare il campo «da alcune interpretazioni fantasiose» sulle ragioni del rallentamento dei cantieri. Spiegare punto per tutto cosa sta succedendo e fornire un nuovo orizzonte temporale. «Si concluderanno entro l’autunno i lavori di riqualificazione della piscina adulti del Belgiardino: si disporrà di una vasca completamente nuova, in un parco che è diventato di proprietà di tutti i lodigiani». Dopo giorni di botta e risposta politico, incrementato anche dall’iniziativa del Codacons, è l’assessore a lavori pubblici e patrimonio Gianluca Scotti a fare luce sullo stato dell’arte per la rinascita della vasca adulti del Belgiardino. «Mi vengono riferite, da più parti, alcune interpretazioni fantasiose delle ragioni del rallentamento dei lavori di riqualificazione della piscina grande del Belgiardino - interviene l’assessore Scotti - : c’è chi sostiene che il cantiere sia fermo per colpa dell’incidente occorso con il miniescavatore, chi per un problema di natura sismica, chi invece pensa che il Comune non abbia i soldi per finire l’opera. Nulla di tutto ciò. Non c’è stato alcun fermo cantiere per l’incidente del miniescavatore e nessun problema di natura sismica. Quanto alla questione economica, ricordo che quando il Comune appalta i lavori, dispone della copertura finanziaria per portare a termine l’opera». L’amministrazione, spiega ancora l’assessore della giunta Furegato, ha approvato un progetto di riqualificazione generale della vasca e degli impianti a servizio della stessa - «trascurati per tanti anni» - , che prevede anche la sistemazione delle opere esterne, accessi e recinzioni. I lavori, con un quadro economico di 350mila euro, sono stati appaltati e consegnati all’impresa, con un tempo contrattuale per l’esecuzione di 9 settimane. «Il cantiere ha subìto un fermo - spiega ancora l’assessore Scotti - perché, avviati i lavori e terminate le opere di demolizione dei rivestimenti del bordo vasca e dalla vasca stessa, si è rinvenuta la presenza di elementi in acciaio, parzialmente ossidati, posti a sostegno delle pareti della vasca. Si tratta di un ritrovamento imprevisto e imprevedibile. Il progettista incaricato dal Comune non poteva prevederne la presenza: non si avevano documenti di costruzione originaria della vasca che potessero dare conto della presenza di tali setti; non erano visibili e sono emersi solo a demolizioni avvenute».

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