
Fermato mentre va a lavorare,
gli trovano un documento falso
OSPEDALETTO Un 21enne moldavo rischia grosso, si era procurato una carta d’identità della Romania
Lo fermano su un’auto, lunedì alle 7.30 del mattino all’ingresso del casello Casalpusterlengo - Ospedaletto Lodigiano dell’A1, in compagnia di due tunisini, per un controllo. Ma la carta d’identità romena di uno dei passeggeri, poi identificato per D.S., 21 anni, cittadino della Moldavia, non convince i poliziotti della Stradale di Guardamiglio, che trasmettono subito la fotografia del documento ai colleghi specializzati di Milano e scoprono che è un falso. Così il giovane è stato arrestato per possesso di documenti falsi e validi per l’espatrio e ieri il tribunale di Lodi ha convalidato l’arresto. Senza imporre però misure cautelari perché il ragazzo, che è domiciliato a Parma, è formalmente incensurato e anche perché la sua divisa da lavoro sembra suffragare la tesi del difensore avvocato Antonella Viola. Cioè che lui stesse andando a lavorare. Entro la prossima udienza, a settembre, il tribunale si attende anche il deposito del contratto di lavoro per una ditta emiliana. Ma è scattata anche la denuncia a piede libero per soggiorno irregolare in Italia. Perché la Moldavia non appartiene all’Unione europea. Il giovane, che ha già parenti in zona, sostiene di aver tentato di beneficiare del decreto flussi del 2020 ma di non aver avuto risposta. E così, pur di lavorare come metalmeccanico, avrebbe avuto la pessima idea di farsi passare per romeno, quindi cittadino comunitario e libero di lavorare in Italia.
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