Estensioni zone 30 e ciclabili, il piano mobilità cambia la città
LODI Il programma strategico fino al 2035 per rendere il capoluogo più vivibile
Lodi
Nelle strategie, declinate in provvedimenti, ci sono l’estensione della zona 30, il potenziamento del trasporto pubblico e dell’intermodalità tra treno bus e bici. E ancora la valorizzazione della mobilità attiva e una riforma complessiva del sistema della sosta e della Ztl, per un accesso al centro più ordinato e comprensibile. Una visione tradotta in interventi concreti e diffusi in tutta la città. E tra le novità in arrivo ci sono, nel centro storico, l’introduzione della precedenza ai pedoni e una nuova organizzazione della Ztl, per garantire più spazio sempre ai pedoni. E ancora, nei quartieri residenziali, la realizzazione di nuovi attraversamenti pedonali protetti, di rotatorie e interventi per aumentare la sicurezza e liberare più spazi per la mobilità attiva. L’obiettivo macro è rendere Lodi una città «più sicura, vivibile e attenta all’ambiente». Si alza il sipario sul nuovo Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, documento che contiene la strategia dinamica e aggiornabile che guiderà la mobilità cittadina fino al 2035. Il Piano, come spiega il Comune, introduce una visione integrata che mette al centro le persone, la qualità dello spazio pubblico e la sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di rendere più efficienti e fluidi gli spostamenti in città. «Presentiamo con il Pums una serie di proposte per migliorare la città - afferma l’assessore all’ambiente, mobilità, azione sul clima e innovazione, Stefano Caserini - : sono state studiate con attenzione e tengono anche conto delle proposte dei cittadini». Proposte contenute in un documento strategico, adottato da numerose città italiane ed europee per orientare le politiche di trasporto in chiave moderna. Un Piano che non si concentra solo sul traffico o sulle infrastrutture stradali, ma affronta in modo coordinato i temi della sicurezza, dell’esclusione sociale, dell’efficienza degli spostamenti e della riduzione delle emissioni. Il punto di partenza è un’analisi dettagliata della situazione attuale - dai flussi di traffico all’uso dello spazio pubblico, dai dati sull’incidentalità alle criticità della sosta – e punta a una città più accessibile, sicura e sostenibile, dove muoversi meglio significhi anche vivere meglio.
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